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Ecologia e Aromaterapia si possono unire? Idee per una fruizione di oli essenziali a basso impatto ambientale

Oggi ho fatto un giro in città, a Milano, e mi sono imbattuta in una serie di libri che parlano molto di ecologia, sostenibilità e quant’altro. Mi è venuto subito in mente quanto un “vecchio modo” di fare aromaterapia abbia di fatto pregiudicato alcuni ambienti naturali, perchè all’epoca – e probabilmente quell’epoca non è ancora del tutto finita – l’idea di massima era: usa tutto quello che c’è, al resto ci penserai dopo.

Olio essenziale di Sandalo | Corso di Aromaterapia
il misticismo dell'incenso e del sandalo...

Così nasceva il paradosso, che gli oli essenziali erano e sono usati da persone che amano la natura; ma per produrli di fatto si devastavano intere aree verdi.

Un esempio per tutti, la produzione di olio essenziale di Sandalo di Mysore, che ora è protetta dal Governo indiano, perchè le foreste di sandalo sono state falcidiate…senza tener conto che il miglior olio essenziale si estrae da alberi di 60 anni almeno…una follia.

E’ possibile fare aromaterapia e nel frattempo non devastare l’ambiente? Direi di sì. Le aziende che lavorano meglio hanno dei programmi di riforestazione o di ripiantagione delle piante utilizzate per la distillazione. E l’uso della pianta allo stato selvatico è accettabile nella misura in cui non viene deturpato l’ambiente naturale.

Quando usiamo un olio essenziale ricordiamoci che:

1- per produrre 10 ml di olio essenziale di lavanda occorre almeno 1,5 kg di pianta fresca;

2- che la produzione di oli essenziali quali il sandalo e il legno di rosa hanno di fatto causato la deforestazione di intere aree naturali; cerchiamo di comprare oli essenziali da aziende che abbiano a cuore l’impatto ambientale dell’estrazione aromatica;

Da questo punto di vista possiamo anche noi essere più consapevoli, usando quantità inferiori di questi oli essenziali, o usando anche quelli che possiamo considerare dei sostituti (non identici) di questi oli, ad esempio sostituire il Sandalo di Mysore (Santalum album) con un Sandalo spesso coltivato, il Santalum Austrocaledonicum;

3- se conosciamo un distillatore di oli essenziali nella nostra zona, proviamo a usare gli oli km O, riducendo con questo l’impatto dell’imballaggio, del trasporto, e utilizzando un prodotto fatto possibilmente ad arte da persone che amano le piante e le curano; altrimenti scegliamo prodotti di aziende che puntino tutto sulla qualità;

4- quando usiamo gli oli essenziali, ricordiamoci che sono concentrati: non occorre versare mezza boccetta per sentire il profumo o ottenere i benefici;

5- oli essenziali disponibili in quantità e senza grossi problemi sono per esempio gli agrumi; gli agrumi contengono olio essenziale nella buccia; mentre sono sempre più impattanti le estrazioni da legni, magari da foreste selvatiche, e le estrazioni da piante raccolte allo stato selvatico (a meno che non vi sia un programma specifico di controllo ambientale);

6- che l’autoproduzione di creme, oli e unguenti riduce l’impatto ambientale dei prodotti per la nostra cura personale; oltre a essere divertente e sicuro, ci permette di usare sostanze interamente naturali e di ridurre veramente i costi ecologici di trasporto, creazione, imballaggio…!

Ayurveda e Aromaterapia e Ecologia
Ecologia e Aromaterapia unite...

Piccole riflessioni per una grande aromaterapia…sostenibile, che possa ora e sempre aiutarci nel nostro percorso e aiutare le persone a cui vogliamo bene (consumare il suolo e gli ambienti naturali significa privare gli altri della stessa possibilità di bene che abbiamo noi).

Nel mio sentire l’unica via possibile per il presente e il futuro è comprendere che la produzione di ciò che ci piace e di cui abbiamo bisogno non può compromettere l’ambiente naturale…per molti motivi, uno dei quali è che già ora l’inquinamento (ambientale, ma anche acustico per esempio) è così onnipresente che non ci rendiamo neppure più conto di quanto siamo già “immersi e sommersi”.

Cosa ne pensi? Sarò felice di leggere i tuoi commenti qui sotto!

Un libro per te…sui fiori di Bach

Ciao! Oggi inauguriamo insieme la nascita di una nuova rubrica del blog, che si chiama “Un libro per te”. Di cosa si tratta? D’ora in poi, alcuni post del mio blog saranno corredati da una cosina particolare…tra le persone che lasceranno un commento all’articolo, ne estrarrò a sorte una alla quale invierò gratuitamente un libro.

Unica condizione per partecipare: che tu lasci un commento all’articolo e sia iscritto alla newsletter (o ti iscriva). Al resto ci penso io!

Per iniziare questa serie di post, oggi cominciamo parlando dei fiori di Bach. E il libro in regalo sarà sui fiori di Bach…ovviamente!

Libro sui fiori di Bach, come includere i fiori di bach nella tua vita
Il libro che puoi ricevere...di Flavio Facchini

Hai mai usato i fiori di Bach? Io sì, molte volte. Ti sei sentito meglio? Io sì…e ho avuto presto l’intuizione di usarli anche sul corpo. Pensare che un principio transpersonale sia da usare solo per uso orale mi sembrava restrittivo. E cosa curiosa, spesso i fiori di Bach si sono rivelati importanti aiuti in situazioni cronicizzate. Insomma, quando non si sa bene più cosa fare, o ci si rassegna.

In questo, mi viene in mente il fiore di Bach “Gorse”.

Flavio Facchini (l’autore del libro che ti invierò :-)) parla di Gorse come del fiore adatto alle persone che cercano la soluzione all’esterno di se stesse, e allo stesso tempo oppongo resistenza al processo di cambiamento interno.

Siamo stati tutti penso almeno una volta nella vita nello stato “Gorse”. Guardiamo più facilmente fuori che dentro…e tutte le scuse sono buone. Questo avviene spesso anche per i disagi fisici; proviamo tanti prodotti…prima di pensare che forse c’è da cambiare qualcosa dentro.

Per questo consiglio Gorse quando qualsiasi sintomo fisico tende a cronicizzarsi, a restare “fermo” nella persona. Non posso dire che questo fiore risolverà ogni cosa; ma se il corpo – e la mente – della persona ha bisogno di una sferzata di energia, di recuperare forze anche psicologiche per andare avanti, e possibilmente fare meno resistenza al messaggio che quel disagio porta…credo fermamente che Gorse sarà di aiuto.

Gorse è un fiore da utilizzare anche quando si vogliono attuare dei cambiamenti importanti nella propria vita. Se ti trovi davanti a una situazione che ti fa soffrire, ma non hai la forza di reagire, ti consiglio di provare ad assumere Gorse. A volte questo stallo doloroso diventa affanno fisico, e in questo senso per esempio un bagno al quale avrai aggiunto qualche goccia di Gorse si rivelerà molto più rigenerante di un bagno fatto solo col bagnoschiuma…

Gorse, fiore di Bach...e un libro per te!
Gorse...il Ginestrone

Se a questo recupero vuoi aggiungere un plus di energia, ricordati che puoi usare anche gli oli essenziali. Ve ne sono diversi che sono riattivanti; però per le sue proprietà particolari e il suo odore magnifico, ti consiglio di usare il Legno di Rosa (Aniba Roseodora).

Per il bagno è sufficiente versare 4-5 gocce di legno di rosa in una manciata di sale grosso e versare il tutto nell’acqua. Sul sale puoi versare anche 4-5 gocce di fiore di Bach, meglio dalla boccetta madre (non diluita).

Hai mai usato Gorse o il legno di rosa? Sarò felice di leggere la tua esperienza o le tue riflessioni!

NB: il libro sarà estratto tra tutte le persone che commenteranno questo post e saranno iscritte alla newsletter (o si iscriveranno). Se ti fa piacere condividere questa opportunità con gli amici, puoi condividere questo articolo su Facebook e Twitter.

A presto!