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la forza e la vitalità dello zenzero

[English version of the article – Ginger power and vitality]

Di recente ho riprovato la bella sinergia tra zenzero e cioccolato. L’aroma dello zenzero è pungente, però ha una nota soave e frizzante che lo rende così accattivante. Mi dà un senso di calda vitalità, e con il cioccolato è davvero una sinergia vincente.

Chiamato in Ayurveda “vishwabhesaj”, medicina universale, e spesso preparato in pillole, possiamo usare lo zenzero sotto diverse forme; in polvere, fresco, come olio essenziale, e si trova in realtà in tantissime tisane per l’inverno.

Sono almeno due gli ambiti principali nei quali lo zenzero è maestro: aiutare la digestione e migliorare i problemi respiratori. Poichè combatte bene l’umido, è adatto anche a contrastare i reumatismi.

Una tisana che dia sollievo, calore, e buona digestione può essere una semplice tisana di zenzero e limone; e se d’inverno hai la sensazione di freddo alla pancia, puoi versare una goccia di olio essenziale di zenzero su un cucchiaino di olio di oliva e massaggiarti l’addome.

Olio essenziale di Zenzero in Aromaterapia

Lo zenzero è anche un valido aiuto per la nausea, e può aiutarti, solo annusandolo, quando hai bisogno di digerire qualcosa. Anche in senso figurato 🙂

L’olio essenziale di zenzero è anche un buon antalgico e dicevamo che può aiutare in caso di reumatismi. In questo caso, versa una goccia di olio essenziale in un cucchiaino di olio vegetale (secondo me da preferirsi il sesamo, o il nocciola, ma usa quello che hai in casa) e applicalo.

Per una sensazione di respiro migliore e di scioglimento del catarro, puoi mettere qualche goccia di olio essenziale nel diffusore, accompagnandolo anche con l’olio essenziale di limone, o di arancio, che si sposano bene con lo zenzero. Ecco qualche idea creativa:

Ricetta per la diffusione nell’ambiente “Caldo inverno

5 gocce olio essenziale di zenzero

3 gocce olio essenziale di limone

2 gocce olio essenziale di arancio dolce

Ricetta per la diffusione nell’ambiente “Zenzero speziato

5 gocce olio essenziale di zenzero

3 gocce olio essenziale di cannella foglie

3 gocce olio essenziale di arancio dolce

2 gocce olio essenziale di mandarino verde

Ti invito a creare qualche bella sinergia profumata, ricordandoti che gli agrumi sono deliziosi in diffusione, e si sposano bene con lo zenzero. Anche altre spezie possono essere sinergiche, ma di spezie parleremo più diffusamente nei prossimi articoli!

un abbraccio alla vaniglia

[English version of the article – Vanilla, a soul hug]

Conosciuta e utilizzata in Aromaterapia per le sue qualità olfattive ed emozionali, la Vaniglia è un vero e proprio “abbraccio per l’anima”.

Se vuoi conoscerne l’odore vero, bisogna prendere i baccelli, e aprirli. Sentirai così un profumo che non è quello stucchevole che spesso ritroviamo nei profumi: la Vaniglia ha in realtà un odore dolce, ma anche sfumature amare e liquorose. Se hai l’oleoresina, o una sua diluizione, sentirai una fragranza avvolgente e invitante e a seconda della provenienza geografica della Vaniglia che stai annusando, ci saranno note fiorite, o magari dolciastre, o profonde (nel caso arrivi dal Messico).

Vanilla planifolia, Koehler

In generale, nell’annusare la vera Vaniglia, troveremo densità, calore, dolcezza piena ma mai stucchevole.

“Ascoltando” il suo odore, noterai la sua attività calmante e avvolgente – anche ricerche in ambito scientifico confermano le sue qualità ansiolitiche; se ami la creazione di miscele profumate, la Vaniglia si unisce bene con odori fioriti, ma anche con incensi, resine e alcuni legni (come l’olio essenziale di Sandalo), oltre a spezie quali la Cannella.

Questa orchidea ha avuto un curioso destino, in quanto è originaria del Messico, dove ora viene raccolta in minima parte, mentre la produzione soprattutto in Madagascar è estensiva (sebbene non autoctona, ma “trapiantata”). Ci sono delle produzioni anche in altre parti del mondo, per esempio a Tahiti.

By Matthew Dillon from Hollywood, CA, USA – Tahiti, French Polynesia – Huahine, CC BY 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=83846605

Quelli che noi conosciamo come baccelli di Vaniglia, sono in effetti i baccelli raccolti dalla pianta, che vengono essiccati e fermentati per almeno tre mesi, e a quel punto si ottiene il baccello che siamo abituati a utilizzare in cucina. Se lo apriamo con un coltellino, troveremo al suo interno i semi che sono la parte più profumata e gustosa, e con essi potremo sbizzarrirci nelle aromatizzazioni.