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Zenzero: un caldo abbraccio aromatico che nasce dalla terra

[English version: Ginger, a warm embrace coming from the soil]

Lo zenzero, con il suo profumo pungente e familiare, ci porta subito alla mente immagini di comfort e calore. Questa radice, protagonista in cucina, si rivela un prezioso alleato anche per il nostro benessere grazie all’aromaterapia. Ma lo zenzero è molto più di un semplice ingrediente o un olio essenziale: è un rizoma, un fusto sotterraneo che si espande orizzontalmente, simbolo di forza vitale e di connessione profonda con la terra.

Proprio come il rizoma si propaga nel terreno, così l’energia dello zenzero si diffonde nel nostro essere, portando con sé una ventata di positività e di rinnovamento. L’olio essenziale di zenzero, estratto da questa meraviglia della natura, racchiude in sé questa forza vitale che risveglia i sensi e infonde una piacevole sensazione di radicamento e sicurezza. Il suo aroma ci aiuta a sciogliere le tensioni, a ritrovare l’equilibrio interiore e a gestire paura e insicurezza, proprio come il rizoma che, saldo nel terreno, affronta le intemperie e continua a crescere.

In aromaterapia, lo zenzero è un vero toccasana per corpo e mente. Il suo profumo stimolante aiuta a ritrovare la concentrazione, allontanando la stanchezza mentale e donandoci la carica per affrontare la giornata. Le sue proprietà antinfiammatorie e digestive sono ben note. Diffondere l’olio essenziale di zenzero può aiutare ad alleviare i sintomi del raffreddore, a ridurre la nausea e a favorire la digestione.

Come utilizzarlo? In diffusione ambientale, usando qualche goccia nel tuo diffusore preferito per un’atmosfera avvolgente. O in un bagno aromatico o per il massaggio, sempre diluito (nel primo caso nel sale grosso, nel secondo in un olio vegetale).

Un consiglio in più? Esplora la sinergia dell’olio essenziale di zenzero con gli oli essenziali agrumati; il suo aspetto “frizzante” che si combina per esempio con limone e pompelmo, o se cerchiamo una sensazione di calore e avvolgenza, con arancio dolce e mandarino.

Respiriamo in modo diverso a seconda se sentiamo gli odori o meno?

[English version – Are breath and smell connected?]

Un nuovo studio pubblicato su Nature Communications [Gorodisky, L., Honigstein, D., Weissbrod, A. et al. Humans without a sense of smell breathe differently. Nat Commun 15, 8809 (2024)] ha scoperto che le persone che possono sentire gli odori respirano in modo diverso da quelle che non lo possono fare. I ricercatori hanno monitorato i modelli respiratori di 31 persone con un olfatto normale e 21 persone nate senza olfatto (anosmia congenita) per 24 ore.

I ricercatori hanno scoperto che le persone con olfatto normale fanno in media 240 “annusate esplorative” in più all’ora rispetto alle persone senza olfatto. Queste sono inalazioni piccole e inconsce che si verificano durante un respiro regolare. Durante il sonno, quando le persone sono meno attente agli odori, queste brevi inalazioni diminuiscono.

Tuttavia, altri fattori come la variazione nel volume dell’inspiro differivano in modo significativo tra i due gruppi, anche durante il sonno. Queste differenze erano tali che i ricercatori sono stati in grado di determinare lo stato dell’olfatto di una persona con un’accuratezza dell’83% semplicemente analizzando la sua modalità respiratoria.

Per chi lavora con i profumi e l’aromaterapia, è da sempre chiaro che il respiro sia intimamente connesso con l’annusare; nei miei percorsi dico spesso che il respiro è in qualche modo un “precursore” dell’olfatto, o che comunque non possiamo pensare l’uno senza l’altro.

Il punto è che la qualità del respiro ha un impatto sul nostro benessere generale, fisico e mentale e questi nuovi studi confermano che la capacità di annusare odori piacevoli amplia il “desiderio di respirare”.

Se ci permettiamo per un attimo una lettura simbolica, appare evidente quanto gli odori buoni (per noi) siano un invito a respirare, a prendere aria, a darci cioè spazio per sentire noi stessi e recuperare la nostra sensibilità. E’ una dimensione fisica e interiore imprescindibile per il nostro benessere, e diventa forse ancora più importante adesso che viviamo in continuo contatto con mezzi tecnologici che per quanto fondamentali, forse ci invitano ad allontanarcene ogni tanto, prendere tra le mani una pianta o un frutto, e darci il tempo e lo spazio per sentire il piacere che ne può derivare con tutti i nostri sensi, iniziando dal nostro naso.