Category Archives: Aromaterapia mediterranea

Bonjour Osmotheque…il Conservatorio dei profumi storici a Parigi

Quest’anno sono fortunata, guardo i calendari e vedo che potrò andare a Esxence, la fiera della profumeria artistica a Milano. So che ci sarà anche la rappresentanza dell’Osmotheque di Parigi…un luogo direi “di culto” per chi ama la profumeria autentica.

Arrivo alla fiera, che è organizzata bene, e faccio un giretto per gli stand. Profumi ovviamente in ogni dove, e tanti tanti commercianti e venditori. Salgo al primo piano, incontro una signorina gentile che lavora per Fragonard. Parliamo dei profumi, e le chiedo, se portassi un mio gruppo di studenti a Grasse, se potessimo fare lezione nei loro spazi. La risposta è sì, e sono felice di aver incontrato un pezzetto di Grasse, proprio qui.

Proseguo e vedo finalmente lo spazio riservato all’Osmotheque. Colpisce immediatamente lo sguardo il set numerosissimo di flaconi appoggiati sul tavolo, a strati. Mi avvicino, e vedo quello che speravo di vedere. I profumi storici, e tra l’altro inaspettatamente, anche le materie prime.

Profumi storici e oli essenziali
Ecco una parte del tesoro di profumi storici...

A quel punto ti rendi conto che hai davanti una parte di un museo, che per vederlo dovresti prendere l’aereo e andare fino a Parigi, a Versailles per l’esattezza. E decidi che il tuo naso quel giorno deve fare una performance, e sentire tutto quello che può…anche se dopo la decima essenza ti rendi conto che qualcosa di te già non rende come all’inizio.

Un gentilissimo profumiere, Cristiano, ci chiede – da dove cominciamo? E io non ho dubbi. La risposta è prontissima, anche perchè so che ce l’hanno…Chypre di Coty. La storia del profumo in un nome, si potrebbe dire. Quando Cristiano apre la boccetta e ci immerge le mouillettes (i cartoncini per annusare le fragranze), io mi sento molto emozionata. Perchè Chypre è veramente un pezzo di storia, di storia della profumeria d’arte, quella vera, quella che fanno ancora in pochi. Annuso Chypre. Considera che in quel momento intorno abbiamo il caos, voci, parole, luci per me troppo sparate. Meno male che tutte le persone allo stand dell’Osmotheque sono appassionati, e annusiamo tutti Chypre in un microsecondo di silenzio.

Annusando i profumi storici dell'Osmotheque
Annusando i profumi storici dell'Osmotheque

Il fascino per me di questo profumo è la sua soavità penetrante. Quando lo annuso mi rendo conto che qui si tratta di ipnosi 🙂 perchè l’odore talcato è frutto di una combinazione di elementi, ma al mio naso questi elementi sono molto difficili da distinguere (anche se so quali sono). E’ incredibilmente dolce, ma con un chiaro contrappeso nelle note di base, sicuramente il muschio di quercia, che permette questo chiaroscuro così intenso, perchè è dolce sì, ma se non ci fosse quel contrappeso…Questo profumo è un’emozione, non ci sono dubbi. Ed è una grande emozione perchè è nato nel 1917, e ora non esiste più. Quindi stiamo apprezzando qualcosa che non c’è più, tranne in qualche boccetta sparsa nel mondo conservata con cura da qualche appassionato.

Sapevo, prima di sentirli olfattivamente, che i profumi di Coty mi avrebbero avvinto. Lo sapevo…ed è stato vero. Ad ogni profumo di Coty che ho annusato ho solo avuto conferma…L’Origan, Emeraude…oh yes.

Sarebbe difficile enumerare tutti i profumi che ho sentito. Ho trovato nei rappresentanti dell’Osmotheque una professionalità e una passione stupende. Mi sono sentita subito sulla stessa onda, e ho apprezzato molto anche l’attenzione per le materie prime. I veri profumi si fanno con le materie prime migliori, cercate in ogni parte del mondo e possibilmente dai distillatori direttamente, o da distributori di fiducia. La selezione avviene anche tra tante opzioni: per esempio dire “uso l’incenso” vuol dire relativamente poco, perchè di incensi ne esistono tanti, tutti olfattivamente sono diversi e bisogna scegliere quello che va bene per te, e per la miscela che vuoi creare. Questo vale anche in aromaterapia; non è detto che tutti gli incensi abbiano necessariamente le stesse proprietà.

L’Osmotheque fa un lavoro meritevole, e vale bene un viaggio a Parigi. Se ti appassiona il mondo dell’olfatto, puoi guardare il loro sito e potrai trovare tanti spunti interessanti.

A presto!

Aromaterapia in cucina: oli essenziali per creare aromatizzazioni golose

Quando ho incontrato gli oli essenziali, il primo uso che ne ho fatto  è nel diffusore. Nel frattempo stavo studiando massaggio ayurvedico, ed è venuto naturale usare gli oli essenziali in quel contesto. In generale l’uso orale era sconsigliato (e lo è anche oggi, se non sai cosa stai facendo) ma direi che nessuno parlava degli oli essenziali come aromatizzanti nei piatti di cucina.

In realtà in Francia esiste un ampio uso e sperimentazione dell’aromaterapia in cucina, con risultati particolari. Io per ora l’ho sperimentata soprattutto facendo dolci, creando aromatizzazioni che francamente mi sembrano nettamente superiori a qualsiasi “aroma” io abbia trovato in giro.

Aromaterapia in cucina
Cuisiner avec les huiles essentielles...

Un libro che potresti usare come guida a questa strada così particolare è Cuisiner avec les huiles essentielles, di Valerie Cupillard. Parte interessante di questo libro è anche la descrizione dell’uso degli idrolati, che da noi sono poco considerati, invece costituiscono un set di rimedi e bontà che possono ampliare molto la nostra fantasia creativa.

La cosa interessante è anche che gli oli essenziali come aromatizzanti vengono usati a gocce, e di fatto ne bastano pochissime per ottenere un’aromatizzazione intensa e ricca.

Personalmente amo gli oli essenziali di agrumi: l’olio essenziale di limone, di arancio dolce e arancio amaro (e perchè non di arancio rosso?), di mandarino (verde o rosso?), di pompelmo…anche se i miei esperimenti preferiti vanno un pò oltre (biscotti al geranio per esempio).

La prima cosa che noto usandoli, è che l’aroma è infinitamente ricco, pieno, e in effetti ricorda la frutta nel caso degli agrumi. Ne restituisce tutta la rotondità, la pienezza…ovviamente se l’olio essenziale è di alta qualità (perfavore compra solo oli essenziali ottimi).

La seconda cosa è che ne serve veramente pochissimo; anzi se inizi ad usarli dovrai fare un pò di esperimenti per vedere quanto olio essenziale usare, perchè potresti ritrovarti con un dolce anche troppo ” carico” di aroma (è successo!).

Terzo, l’ampiezza delle possibilità d’uso degli oli essenziali:

1- puoi usarli in cucina,

2- puoi usarli nel diffusore,

3- puoi usarli nel massaggio,

4- puoi usarli nella produzione casalinga di creme, unguenti, oli,

5- puoi usarli per creare dei profumi naturali,

6- puoi usarli nei bagni e nei pediluvi…

sono versatili a dir poco e hai mille possibilità di scelta creativa se inizi a utilizzarli.

Con un buon manuale di riferimento tipo questo, potrai ampliare e arricchire le tue fantasie culinarie con suggestioni come “la confettura di pera, vaniglia e bergamotto”, la “zuppa di pomodoro  alla lavanda”, e magari la “torta alle noci e cardamomo”. Tutto con i meravigliosi oli essenziali!

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