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Navaratri, nove notti ispirate al sacro femminile

[English article, “Navaratri and the nine sacred nights honoring the feminine“]

L’autunno in India è annunciato da Navaratri, un festival di nove notti che celebra la Dea Madre in tutte le sue forme. È un periodo di profonda devozione, dove si onora Shakti, l’energia femminile divina, fonte di creazione, saggezza e potere. Durante Navaratri, ogni giorno è dedicato a una diversa incarnazione della Dea, ognuna con le sue qualità e i suoi insegnamenti. È un’occasione preziosa per connettersi con la propria energia femminile, per coltivare la forza interiore e l’intuizione.

Questo festival, che letteralmente significa “nove notti”, è un momento di grande gioia e di intensa spiritualità. Templi e case vengono adornati con luci e colori, e le persone si dedicano a danze, canti e preghiere. Navaratri simboleggia la vittoria del bene sul male, della luce sull’oscurità, e celebra la forza e la compassione della Dea Madre. È un momento per riflettere sulla propria forza interiore, per superare le sfide e per coltivare la propria crescita spirituale.

Questa festività, che celebra i tanti aspetti del femminile, ci invita a coltivare noi stessi praticando ciò che ci sta più a cuore. Ci invita a sentire la connessione tra il nostro cuore e il nostro scopo, ciò a cui teniamo davvero, ciò da cui ci sentiamo chiamati. È un momento per ascoltare la nostra voce interiore e per onorare la nostra naturale saggezza.

Tra le essenze da prendere in considerazione durante Navaratri, sicuramente quelle floreali occupano un posto speciale. Il gelsomino, con il suo aroma inebriante, richiama alla mente la purezza e la devozione, mentre la lavanda, soprattutto la Lavandula angustifolia, rivela note soavi e floreali-fruttate che cullano la mente e favoriscono il rilassamento. La lavanda, spesso associata alla calma e alla serenità, può aiutarci a ritrovare l’equilibrio interiore e a connetterci con la nostra intuizione, qualità preziose per affrontare le sfide e per vivere in armonia con noi stessi e con il mondo.

In questi giorni speciali, cogli l’occasione per fare delle scelte, per seguire le tue intuizioni, e per farti sostenere dalle essenze o da altri rimedi con i quali risuoni, fidandoti del suo sentire, che è un aspetto femminile in ognuno di noi (ti ricordo che sono disponibili le sessioni di coaching con aromaterapia e fiori di Bach, e i corsi online sull’aromaterapia e la profumeria botanica, e anche quello sui profumi del sacro).

bilanciare il dosha vata con l’aromaterapia – essenze antistress e rilassanti

[English version of the article – Aromatherapy for Vata Dosha – Essential oils for relaxation]

Se a volte ti senti irrequieto, con tanti pensieri per la testa, o sempre in movimento, e per questo ti manca chiarezza o tempo per riflettere, potresti star vivendo uno sbilanciamento del dosha Vata. Vata in Ayurveda è il dosha che ci parla di attività, di movimento, di una viva intelligenza; ma ci racconta anche di quanto queste caratteristiche possano portare al loro opposto: irrequietezza, mancanza di visione, perdita del proprio orientamento personale, sbalzi d’umore.

Chi vive il dosha Vata ha bisogno di rilassarsi, di sapersi concentrare, di riprendere respiro, e di utilizzare i propri talenti a proprio beneficio, e non contro di sè. Spesso Vata si fa lo sgambetto da solo, la sua grande velocità di pensiero e a volte di movimento lo porta a perdersi nell’azione o nelle riflessioni, col risultato di perdere concretezza e lucidità, e magari finire con un esaurimento.

Così nei periodi nei quali sentiamo questo tipo di sbilanciamento, ecco che possono venirci in aiuto i nostri oli essenziali. Non solo: la pratica del massaggio ayurvedico è una pratica molto utile, perchè Vata tende a dimenticare il proprio corpo (e quello altrui), quindi ha bisogno di ancorarsi anche alle sensazioni fisiche, alla piacevolezza corporea, e in generale alla sensorialità. Sarà di aiuto anche una scelta dei cibi in linea con i propri bisogni di “terra”, quindi cibi nutrienti e non solo patatine e snacks 🙂

Citrus bergamia, Wikicommons

Quali oli essenziali ci possono aiutare? Ne ho scelti due, che possono essere annusati anche ogni giorno, nel diffusore, o utilizzati nei massaggi o negli automassaggi:

  • Bergamotto (Citrus bergamia): un principe delle essenze, dona sia una sensazione solare che una sensazione di equilibrio e compostezza. Ideale quando ci sentiamo sbilanciati, irrequieti, e fuori posto. O semplicemente quando ci rendiamo conto che è ora di appoggiare i piedi a terra (simbolicamente e fisicamente), o che un bagno caldo o un pediluvio ci farebbe veramente bene, per vivere una piacevolezza nutriente.
  • Vaniglia (Vanilla planifolia): l’estrazione in oleoresina dona un profumo avvolgente e nutriente, che unisce intensità e benessere. Ricordiamo che Il primo uso documentato è l’utilizzo della Vaniglia in una bevanda a base di fave di cacao (Theobroma cacao) dagli Aztechi. Fu introdotta in Europa dagli spagnoli nel XVI secolo e in Madagascar dai francesi nel XIX secolo.
    Imperdibile nei massaggi, ma anche in creme per il corpo autoprodotte. Un tipico elemento di profumazioni gourmand, nelle quali potremo sbizzarrirci a creare creme-pasticcino…da spalmare sul corpo! Da utilizzare quando sentiamo di aver bisogno di una coccola e di rallentare un pò in modo piacevole.