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L’uso delle Spezie in Profumeria naturale e Aromaterapia

In tutti i manuali di Profumeria e Aromaterapia che potrai leggere, vedrai che gli oli essenziali sono divisi nelle cosiddette tre note: la Testa, il Cuore, la Base. Lo Speziato si muove tra Cuore e Base, e c’è qualche olio essenziale di Testa. Le Spezie sono sostanze molto “di terra”, cioè  sanno di fuoco, fuoco e terra. Sono sostanze ricche di sfumature spesso calde, sinuose, avvolgenti, che ne hanno fatto la fortuna.

A che cosa servono le note speziate? Ad arricchire il cuore di un profumo, e a stabilizzarlo. Perché sicuramente sono più stabili rispetto, per esempio, agli Agrumi, che sono soavi note di Testa, piacevoli, stimolanti, ma che durano veramente poco (nel senso che evaporano facilmente).

In Profumeria si parla, ad esempio, di Acquatico, Verde, Balsamico piuttosto che Talcato, Dolce. Lo Speziato è tra le note di Cuore e Base. Per creare un buon profumo bisognerebbe creare una gamma armonica che copra tutte e tre le note e in questo lo Speziato dona una sfumatura di calore, di oriente, di terra che nessun’altra sostanza può sostituire.

La Profumeria ha molto a che fare con la musica. La possiamo pensare in modo musicale perché effettivamente, a parte la stessa dicitura “le note”, c’è questa idea armonica di composizione.

Le Spezie hanno avuto tanta fortuna anche perché hanno salvato migliaia di persone da epidemie di ogni tipo; tra queste ricordiamo i Chiodi di Garofano e la Cannella che anche nell’antichità erano molto usate. Gli antichi conoscevano molte delle Spezie che usiamo oggi; ed erano ritenute preziose, e si cercava in tutto il mondo conosciuto allora le migliori provenienze per ogni singolo prodotto.

Uno dei luoghi di elezione della coltivazione delle Spezie da sempre è il sud dell’India, e infatti in Ayurveda si fa un ampio riferimento all’uso di tutte le Spezie che conosciamo, che sono considerate una vera panacea (così anche nella medicina cinese).

Curcuma zedoaria | Corso di Aromaterapia e Ayurveda

La meraviglia delle Spezie è nella loro infinita varietà ed efficacia, e nella loro qualità olfattiva, spesso intrigante, con molte sfumature.

Spezie che si possono usare da un punto di vista profumiero sono Cannella, Coriandolo, Cardamomo, Vaniglia, Pepe…e tante altre. Tutte queste, a parte la loro componente olfattiva, hanno una parte di applicazione terapeutica che anche studi attuali confermano.

La Cannella per esempio è:

•Stimolante della circolazione
•Ha una componente calda, facilita la digestione
•Antisettico, battericida
•Emmenagogo (regolarizzatore del ciclo mestruale)
•Stimolante, rinforzante
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Il Cardamomo:
•Utile per lenire il sistema nervoso in massaggi, bagni
•Allevia disturbi digestivi
•Ha una nota sottile e balsamica
•Per problemi digestivi si può massaggiare l’area dello stomaco e intestino con olio vegetale e una goccia di olio essenziale
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L’Anice stellato:
•Nei massaggi aiuta per i dolori muscolari,
•Per i reumatismi puoi usarlo con olio di iperico
•Ha un aspetto balsamico: usalo nel diffusore
•A volte si usa per “mascherare” altri odori

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e così via…conoscere le Spezie è veramente un Viaggio meraviglioso (leggi qui un’intervista a una “maga delle Spezie”), che può aprire il nostro orizzonte verso una comprensione sempre più ampia dei benefici che queste sostanze possono portare nella nostra vita di ogni giorno.

Il Profumo e l’Intelligenza olfattiva: Percezione, Olfattoterapia e Profumeria naturale

Hai mai sentito parlare di “intelligenza olfattiva“? Probabilmente no. Pochi parlano di questa parte di noi stessi latente e sconosciuta…eppure è una parte della nostra intelligenza, che usiamo spesso e che diamo per scontata. Vediamo di andare un pò più a fondo…quando si parla di odori e profumi si pensa ai ricordi. Ti è capitato almeno una volta nella vita di annusare qualcosa e ricordati di qualcos’altro? A me sì, eccome…gli odori evocano in noi immagini e ricordi ad una velocità che ci stupisce, perchè è così immediato che non riusciamo a gestirlo, semplicemente accade.

Aromaterapia, Olfattoterapia e Profumeria naturaleCreative Commons License Wesley Vieira Fonseca 

La memoria dunque è correlata all’olfatto (e non solo, potremmo dire ai sensi in generale); ma l’olfatto ha un’altra funzione molto interessante: il discernimento. Noi annusiamo qualcosa per capire se va bene o meno per noi, e questo lo fanno anche gli animali, ed alcuni animali basano le loro scelte molto di più sull’0lfatto che sulla vista. Se annuso una cosa e mi piace, la mangio; questo mi evita di doverla mangiare per capire se mi piace o no (e se fosse tossica mi accorgerei tardi che lo è…quando l’ho già mangiata). Ecco dunque che l’olfatto ci restituisce la possibilità di analizzare la realtà, e capire se va bene o meno per noi. Diciamo “hai naso” in modo simbolico. E l’olfatto è simbolico: allenarlo non aiuta soltanto a creare dei bei profumi, ma a rendere la mente più lucida, a discernere, e a scegliere in tutti i campi della vita.

Per anni ci hanno parlato dell’olfatto in modo pseudoromantico, avvicinandolo sempre al tema dei ricordi; e questo aspetto seppur vero, lo rende forse un pò naif e riservato solo ai melanconici, alle persone sognatrici. Bene, il discorso sulla memoria è vero ma soltanto in parte: l’0lfatto è un senso legato al presente, e alla sopravvivenza. Viene sicuramente prima del gusto, e anche del tatto se lo pensiamo dal punto di vista della sopravvivenza. E la sopravvivenza è una funzione essenziale, e quindi capiamo come il nostro naso sia lì non solo per darci tanti ricordi, ma piuttosto per salvarci la vita e permetterci di orientarci nella vita stessa secondo un paradigma che è istintuale e legato alla scelta tra”quello che mi fa bene” e “quello chenon mi fa bene”. Il nostro naso è un laboratorio che analizza la realtà circostante, e noi possiamo valutare poi questi dati (del tutto inconsciamente) e operare delle scelte. Ritrovare il proprio olfatto, allenandolo creando profumi e studiando Aromaterapia, ha proprio questo scopo, di risvegliare una parte di noi sopita che è fondamentale, e che ci permetterà di vivere una vita più piena, consapevole e ricca.

La funzione della scelta è una funzione fondamentale; noi scegliamo di continuo e finchè non lo facciamo consapevolmente, sceglie qualcosa dentro di noi che non sempre sa dove andare per darci la pienezza che cerchiamo.

Recuperare la percezione olfattiva è una rivoluzione, che porta ad una presa di consapevolezza di sè e del mondo circostante, sviluppa la capacità di scelta, e nutre profondamente la parte più viva e vitale di noi, perchè utilizzando solo oli essenziali naturali e puri, attingiamo all’energia primordiale delle piante, degli alberi, e del regno vegetale. Questo è il vero significato di fare Profumeria naturale!

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