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Cicatrizzare e lenire la pelle: olio di Iperico e olio di Neem

Una sinergia interessante per la cicatrizzazione della pelle è quella tra l’olio di iperico e olio di neem. Questi due oli hanno tantissime proprietà, tra le quali quella di migliorare lo stato della pelle e di portarla verso una rigenerazione rapida.

In una ricerca recente di Läuchli S, Hafner J, Wehrmann C, French LE, Hunziker, dedicata alla cicatrizzazione di ferite gravi, si evidenzia come la sinergia di questi due oli possa dare dei risultati anche in situazioni estreme.

Vediamo meglio le proprietà dei due oli.

Il Neem (Azadirachta indica) è nativo dell’India e della zona della Birmania. In effetti mi ricordo durante i viaggi in India che non era difficile trovarlo (vedi foto sotto, l’ho scattata io).

Olio di Neem in Ayurveda e Aromaterapia

 Le proprietà del Neem sono svariate; l’Ayurveda ne distingue l’uso della corteccia, della foglia e del frutto; in generale allevia le condizioni riconducibili a Pitta (fuoco/acqua) e Kapha (acqua/terra). Noi potremmo tradurre le sue proprietà così:

essendo un anti-Pitta, sostanzialmente è un anti-infiammatorio;

cura le ulcerazioni, e i problemi di pelle;

promuove la digestione ed è un antiparassitario sia esterno che interno;

ha proprietà antinfettive;

in India è utilizzato in polvere per pulire denti e gengive;

è antipiretico, cioè tende a diminuire la febbre;

è antisebarroico;

ci sono testimonianze di usi del Neem per svariate condizioni, potremmo considerarlo una specie di “tea tree”, che ha mille applicazioni, e che nel nostro quotidiano può essere utile soprattutto per il suo uso per la pelle, considerando che è sia un antinfiammatorio che un antisettico.

Oleolito di Iperico, Hypericum Perforatum

Questa “meraviglia” si può unire all’oleolito di Iperico, sul quale avevo già scritto un articolo, e che brevemente riporto qui:

– nevralgie

– dolori muscolari, contratture

– è astringente

– è indicato come antinfiammatorio in caso di scottature e bruciature

– calma anche i dolori articolari

– problemi di pelle, considerando la sua efficacia antinfiammatoria, antisettica, e astringente.

Attenzione è fotosensibilizzante: quindi se te lo spalmi non esporti al sole diretto.

I due oli, uniti, diventano una vera forza per la cura e cicatrizzazione della pelle che può eventualmente essere accentuata dall’uso degli oli essenziali; ma le proprietà degli oli sono già molto attive, e non sarà sempre necessario fare delle aggiunte.

Se provi questa sinergia raccontami i risultati che ne hai…personalmente questi due oli mi piacciono molto, anche se il Neem non ha esattamente un buon odore 🙂 però ke sue proprietà sono troppo importanti, non si può rinunciare! 🙂

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Leggere l’INCI di Cosmetici e Profumi

Oggi parliamo dell’INCI, cioè di quella lista dei contenuti nei prodotti che troviamo in etichetta su cosmetici, detersivi, e quant’altro.

Vediamo la definizione che Wikipedia dà dell’INCI:

L’INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients) è una denominazione internazionale utilizzata per indicare in etichetta i diversi ingredienti del prodotto cosmetico. Viene usata in tutti gli stati membri dell’UE, così come in molti altri paesi nel mondo, tra cui ad esempio USA, Russia, Brasile, Canada e Sudafrica.

Dal 1997 è obbligatorio che ogni cosmetico immesso sul mercato riporti sulla confezione l’elenco degli ingredienti in esso contenuti usando la denominazione INCI, scritti in ordine decrescente di concentrazione al momento della loro incorporazione.
Al primo posto si indica l’ingrediente contenuto in percentuale più alta, a seguire gli altri, fino a quello contenuto in percentuale più bassa. Al di sotto dell’1% gli ingredienti possono essere indicati in ordine sparso.

La nomencaltura INCI contiene alcuni termini in latino (riferiti ai nomi botanici e a quelli di ingredienti presenti nella farmacopea; ad esempio “prunus amygdalus dulcis oil” sta per “olio di mandorle dolci”) mentre la maggioranza è in inglese; nel caso dei coloranti si utilizzano le numerazioni secondo il Colour Index (es. CI 45430).

INCI, regolamentazione europea

Leggere l’INCI per una persona che non ha studiato chimica non è semplice, ma alcuni esperti ci vengono in aiuto e ci danno le informazioni per capire meglio. Cliccando sull’immagine qui sopra puoi leggere il sito della Comunità Europea dedicato a queste tematiche; mentre da noi in Italia un vero esperto è Fabrizio Zago, che si occupa di impatto ecologico delle componenti di detersivi e cosmetici, e che in diverse conferenze ha sottolineato l’impatto che tutto quello che usiamo come detersivo e come crema da spalmarci addosso ha sull’ambiente.

Una cosa che secondo me va ricordata, è che l’ambiente siamo noi. Spesso si sente dire “studi d’impatto sull’ambiente” e poi l’idea che ci facciamo dell’ambiente è che sia qualcosa di distante da noi…ma l’ambiente siamo noi, siamo immersi in esso; e spesso poi siamo proprio noi che facciamo da filtro alle sostanze che ci mettiamo addosso.

Se quando facciamo la lavatrice, il detersivo finisce nello scarico, quindi nell’acqua, e alla lunga nei fiumi e nei mari (in alcuni casi ci sono dei depuratori, se e quando ci sono), quando utilizziamo una crema, i depuratori siamo noi: è la nostra pelle e il nostro organismo che metabolizza le sostanze contenute.

Alcune sostanze che sono difficilmente biodegradabili ci sono anche nei profumi (cose tipo il musk ketone, il musk ambrette, ecc.); nelle creme i conservanti, gli antiossidanti, i filtri UV, e altri composti messi a volte per dare la sensazione di “pulizia” al prodotto (la crema bianchissima) o per dare una consistenza che sia apprezzata dai consumatori (ma non da mari e fiumi).

Una vera risorsa a questo punto risulta il BIODIZIONARIO, nel quale sono elencate moltissime componenti e inserendo il loro nome, preso dall’INCI dei prodotti che usate, potrete capire facilmente cosa avete in mano.

Personalmente non sono un’allarmista, ma credo che la consapevolezza di ciò che usiamo ci permette di scegliere: altrimenti non sappiamo mai cosa abbiamo in mano…e sulla pelle…! L’Autoproduzione di cosmetici naturali e profumi naturali è un altro modo di scegliere in modo consapevole che cosa utilizzare e perchè.

Molto interessante anche la registrazione video della conferenza tenuta da Zago a VeganOK nel 2012, dove parla estesamente di quanto abbiamo appena detto, spiegando con parole semplici che la scelta di ciò che usiamo è una scelta che si riflette su di noi per primi, e poi sull’ambiente…che siamo sempre noi.

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