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Concentrazione e Chiarezza con Oli essenziali e fiori di Bach

In questo periodo piuttosto intenso, ci sono tante cose da fare, tante cose da seguire…ed ecco che perdiamo facilmente la nostra capacità di attenzione e di concentrazione.

In periodi di piena attività (famigliare, o lavorativa, o personale!) mantenere l’equilibrio non è facile, e spesso non riusciamo a stare dietro a tutto, visto che tante cose richiamano la nostra attenzione.

La prima cosa da fare è possibilmente scegliere quali cose sono per noi importanti e quali lo sono meno: questo ci permette di creare una lista di cose da fare prima e altre da fare dopo. Ma se non siamo sicuri su quali siano le cose importanti per noi?

Cerato è un fiore di Bach interessante per chi, più che ascoltare la propria voce interiore, ascolta i consigli degli altri. “Fai questo, fai quello” e intanto tu non sai cosa vuoi fare davvero, o cominci a saperlo ma la voce altrui è più forte della tua. Puoi avere un senso di incertezza e inadeguatezza, puoi sentirti fuori posto perchè non ti fidi della tua voce interiore. Se in questa descrizione ti riconosci, è ora di scegliere Cerato (Ceratostigma wilmottiana) come il tuo fiore di Bach “guida”.

Ceratostigma wilmottianum Cerato fiori di Bach

 

Cerato, Foto Wikipedia User Aka

Se risuoni con il tema delle “Scelte”, un altro fiore di Bach per te interessante è Scleranthus. Nel caso di Scleranthus ti trovi davanti a due opzioni, e non sai dove andare. Questo fiore di Bach nella mia esperienza porta centratura, maggiore stabilità, e quindi capacità di operare la scelta giusta, partendo da un punto interiore di maggior pace e sensibilità verso se stessi.

Per aumentare il senso della stabilità, puoi scegliere tra gli Oli essenziali quelli estratti dalle radici per esempio, o quelli che espandono il respiro e lo facilitano. Per avere più chiarezza e concentrazione, hai bisogno di riportare l’attenzione al tuo corpo, ai tuoi bisogni, e quindi di “rientrare in te stesso” in modo gentile. Aromi che amo molto in questo senso sono quelli delle Conifere, che al di là dell’aspetto balsamico, sono oli essenziali che allargano il respiro, e quindi ci permettono di “stare” nella nostra cassa toracica con più agio, e quindi con una senso di spazio maggiore. Simbolicamente questo si traduce in una sensazione di maggior presenza, stabilità, centratura, e attenzione.

Quando perdi la chiarezza, ricordati che probabilmente sei troppo nella mente e poco nel tuo cuore. Ci sono tante Vie per “ritornare”, una certamente è la via della Percezione corporea, del farti aiutare dai fiori di Bach a “sentire” e dall’usare magari un olio essenziale di Picea mariana, o di Pino silvestre per ridarti fiato, respiro, e forza per scegliere quali sono le cose per te più importanti da portare avanti, nonostante il caos circostante. Anche l’olio essenziale di Cipresso, magari unito all’olio essenziale di Pompelmo e Limone, ti può dare una sinergia ideale per una buona concentrazione; prova olfattivamente le essenze, perchè la loro massima efficacia si sviluppa quando ti piacciono, e le accogli in te con piacere.

Dandelion, Programmarsi la Vita quando il Corpo e la Mente invece necessitano di Spazio

Appena aprii leggermente la porta dell’ambulatorio per vedere se c’erano altri clienti in sala d’attesa mi imbattei nel naso di un piccolo cane che con il suo muso stava facendo una certa pressione per entrare. Io pensai che la donna che intravedevo seduta ad aspettare il suo turno si fosse accorta dell’iniziativa del suo cane ma mi sbagliavo perché, spiazzata da questo improvviso movimento in avanti del cane che intanto era già passato attraverso la porta semichiusa, la donna non ebbe la prontezza di riflessi di bloccare l’estensione del guinzaglio e il cane entrò con un certo impeto all’interno dell’ambulatorio.

Dandelion dei fiori californiani per il controllo

“Che entusiasmo!” dissi cercando di afferrare il guinzaglio che mi stava lasciando la sua impronta sui pantaloni.
“Si, si, mi scusi” disse la donna cercando di gestire quella situazione ingarbugliata” lui è sempre così, è molto attivo, curioso e invadente….”.
“Vedo, vedo…” dissi alla donna cercando di aiutarla a gestire l’esuberanza del piccolo terrier ”sono di razza un po’ così…” aggiunsi.
“Sì, sì, penso anch’io che è la razza” mi rispose al volo la donna “Jack, vieni qui! Così… dai, fai il bravo”.
Intanto che osservavo il movimento di Jack dentro la stanza, il suo muoversi lungo la parete, tra le gambe della scrivania e delle sedie, chiusi leggermente gli occhi e feci in modo che “l’aria che spostava” Jack, risuonasse profondamente dentro di me, dentro il mio corpo.

Immediatamente sentii che tutti i muscoli si stavano irrigidendo; le spalle, le braccia, le gambe… tutto il mio corpo entrò in risonanza con l’esperienza interiore di Jack e la tensione che lui stava sperimentando, in quel momento, la sperimentai anch’io.
“Come mai ha scelto un cane così…”tirato”?” domandai alla donna che intanto si era più o meno seduta sulla sedia cercando di accorciare il più possibile il guinzaglio a Jack.
“Mi piaceva il tipo” rispose lei.
“Cioè, che tipo?”.
“Cioè com’è, come è lui, il suo modo di essere…”.
Mentre mi rispondeva la donna depositò un cartellina contenente il materiale sanitario del cane, il libretto, ricette e analisi ematiche varie; vidi che su tutte era indicato come referente un medico di Padova.
“Ma lei non è di Trieste?” le chiesi.
“No, sono della provincia di Padova”.
“Per curiosità, ha trovato facile l’ambulatorio? Intendo dire: la strada per arrivare qui, ha avuto problemi a trovarla?”.
“Oh no “rispose la donna con piglio deciso “io non mi perdo mai; ho sia il navigatore che una cartina dettagliata di Trieste. In ogni caso avevo tutti i suoi numeri di telefono, sa per ogni evenienza”.
Il controllo… ecco la tensione che percepivo in Jack: il tenere tutto sotto controllo, sempre e comunque. L’avere ogni situazione sotto controllo, che nulla di diverso dal previsto possa avere alcun spazio per manifestarsi.
Ecco la tensione che percepivo in Jack.

Tarassaco, Dandelion dei fiori californiani per gli stati emozionali

Ma dov’è che il piano della Vita può allora manifestarsi? Come posso incontrare il mio Destino se nell’organizzazione della mia giornata non gli do nessuno spazio per manifestarsi? Come può la creatività della Vita esprimere se stessa se non gli offro uno spazio senza controllo dove farsi vedere? Dove farsi apprezzare?
Questi erano i pensieri che scaturirono quando mi misi in contatto con il mio corpo.
Pensieri che mi indicavano già la soluzione di ogni problema che affliggeva Jack.

Fiore californiano: Dandelion: i “tipi Dandelion” sono persone che pianificano nei minimi dettagli la loro esistenza; persone che agiscono sempre e comunque occupandosi di molte attività.
Per sostenere tale intensità di attenzione, esse pianificano eccessivamente la propria vita non tenendo conto delle possibilità naturali del proprio corpo. Questa essenza insegna come ascoltare più da vicino i messaggi che provengono dal copro e dalle emozioni portando all’individuo maggiore serenità e maggiore fluidità nella vita.

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Le foto sono tratte da Wikipedia.

Questo articolo è scritto dal dott. Cattinelli, veterinario, che collabora col mio blog. Per contattare il dott. Cattinelli visita http://www.stefanocattinelli.it/