[English version of the article – Scent of Mimosa, Scent of Rebirth]
La bella mimosa che accompagna ogni 8 marzo la festa della donna è una pianta di terre lontane – la sua origine viene fatta risalire alla Tasmania, dove prospera in terreni umidi e sole parziale o diretto.
Attualmente questa pianta è diffusa anche in Europa, laddove vi sia un clima temperato; si è così ben acclimatata che c’è per esempio una Strada della Mimosa da Bormes-les-Mimosas a Grasse.
Il suo delizioso profumo viene utilizzato in profumeria e in aromaterapia emozionale: in genere si trova come estrazione in assoluta. Avvicinarsi all’olfazione della mimosa è un pò come avvicinarsi alla sua presenza, alla leggerezza dei suoi capolini sferici che sembrano pompon.
Vi è nel profumo della mimosa una promessa di luce: una nota talcata arriva come una carezza di mani gentili, e la sua luminosità radiante, come una raggio di sole a primavera che lentamente si intensifica, porta in sè benessere e calma.
E’ una essenza indicata per le persone che hanno bisogno di ritrovare il ritmo del proprio respiro e una dimensione di leggerezza; per coloro che vogliono guardare al presente e al futuro, consapevoli del proprio passato. La mimosa non è una pianta di superficie, anzi: la sua radianza appare consapevole, meditata. E’ senz’altro una essenza da meditazione, da annusare ogni volta che vogliamo ritrovarci con amore e delicatezza.
Il suo profumo è piuttosto persistente e non mancherà di stupirci nelle sue tante evoluzioni man mano che i minuti passano.
Questa fragranza è presente in molti profumi, tra i quali Le Mimosa di Annick Goutal; Mimosa and Cardamom di Jo Malone; Une Fleur de Cassie di Frederic Malle. Per chi ama i profumi storici, la mimosa è presente in Farnesiana di Caron (1947).
La mimosa che uso e che ho descritto in questo articolo è una assoluta de L’Aromoteca. Buon 8 marzo a tutte!