Category Archives: Olio essenziale di Rosa

Profumo di rosa

Profumo di rosa. Con questo profumo ho deciso di iniziare quest’anno, bevendo un infuso alle rose che mi ha restituito sensazioni e ispirazioni.

Ho preso freddo e così mi sono ritrovata a starnutire e tossire 🙂 e allora mi sono ricordata delle proprietà della rosa, proprietà spesso dimenticate. Infatti la rosa damascena ha proprietà antibatteriche e antispasmodiche per il respiro: calma gli spasmi e risulta benefica a supporto dell’influenza, anche in forma di infuso. Non dobbiamo necessariamente utilizzare l’olio essenziale; potremmo per esempio prendere in considerazione anche l’acqua aromatica (l’idrolato).

Rose iraniane

Un infuso di rosa damascena può quindi aiutarci nel pacificare la mente, darci benessere da un punto di vista emozionale, ed essere assolutamente piacevole, visto che la fragranza e il gusto sono davvero…ispiranti!

Ricordiamoci poi che l’acqua di rose è uno dei rimedi di bellezza più conosciuti nella storia, e anticamente faceva parte anche di rimedi terapeutici. Per acqua di rose intendiamo l’acqua che viene prodotta tramite distillazione dei fiori, non un’acqua a cui sia stata aggiunta una fragranza di rosa. Una vera acqua di rose è un ottimo tonico per la pelle del viso, aiuta a rigenerare l’epidermide, e porta con sè le qualità sottili di questo fiore.

Se sentiamo il bisogno di una sensazione di calma e benessere, ricordiamoci che possiamo creare una semplice sinergia olfattiva, unendo per esempio l’olio essenziale di rosa damascena all’olio essenziale di litsea cubeba, creando una sinergia personale: magari un roll-on da 10 ml di olio di jojoba, in cui verseremo 3 gocce di olio essenziale di rosa e una di litsea. In questo modo ritroveremo tutta la pienezza della rosa, la sua forza (l’essenza è un vero “tonico” dell’umore, una pienezza rara) accompagnato dalle note citrine e ispiratrici della litsea.

Con questa suggestione profumata, ti saluto e ti invito a raccontare in un commento qui sotto come usi la rosa, come acqua, o come pianta (magari anche alimentare…!), o come essenza.

A presto!

L’Esperienza della Perdita e del Lasciar Andare

Uno dei temi che accompagna la vita di noi tutti è il “lasciar andare”, cioè il passaggio dalla presenza all’assenza di qualcosa, o di qualcuno. Lasciar andare non è cosa facile nella nostra cultura, che spesso cade nei due estremi: o vive un attaccamento viscerale, e quindi vede come perdita il lasciar andare naturale di cose e persone; oppure al contrario, vive una sorta di “libertà”, nella quale sostanzialmente c’è una assenza di affetti autentici, e quindi poi il lasciar andare diventa immediato e semplice, perchè in fondo la persona non c’è mai stata veramente (ma a quel punto non c’è nulla da lasciar andare, perchè nulla c’è mai stato o quasi). Molte persone non vivono appieno gli affetti e i sentimenti proprio sulla base di una perdita che hanno vissuto, lavorando “in prevenzione” e quindi chiudendosi all’inizio, impedendo di sentire di nuovo dolore, ma facendo così limitano a se stessi anche la pienezza delle cose belle (anticipano la perdita, mentre cercano di evitarla).

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Photo E.Cobez

Possiamo fare pace col lasciar andare? Possiamo fare spazio nelle nostre vite per qualcosa di buono, bello, di pulito? Possiamo cioè finalmente sederci a un tavolo interiore con la nostra nevrosi contemporanea, e guardandola amorevolemente negli occhi, prenderla per mano e farle capire che ha un gran bisogno di essere accarezzata e amata?

Il ritorno a se stessi passa attraverso l’ascolto del proprio corpo, della propria intelligenza profonda. Non si fa con la testa, ma col sentire: può bastare chiudere gli occhi, respirare un poco, e chiedersi se una cosa ci piace veramente, e sentire cosa dice il corpo in merito. Mi rilasso di più? Mi sento emozionato? Oppure mi si stringe lo stomaco e la pancia diventa una sorta di gomitolo di lana tutto aggrovigliato?

Dobbiamo avere maggiore compassione di noi stessi, lasciar parlare la parte più profonda di noi, che cerca di darci supporto e guida, e giusto per non complicarci la vita, si trova semplicemente dentro di noi. La via di accesso è altrettanto semplice, se siamo disposti a “lasciarci andare”: è chiudere gli occhi, e sentire dentro di sè, sentire come reagisce il corpo a tutti gli stimoli che diamo con la nostra mente. Se il tuo corpo ti dice, che davanti a tutte le cose che vorresti fare, in realtà sei stanco…ecco che potrebbe piacerti qualche goccia di olio essenziale di Mandarino, che restituisce il sorriso, e ci aiuta a vedere le cose con la leggerezza di un bambino, il nostro bambino interiore. Oppure se ti ascolti, e scopri che hai tanta energia, e sei pronto per fare un primo passo in una direzione nuova, cosa ne dici del frizzante olio essenziale di Lime, che porta luce, chiarezza e frizzante presenza. O ancora, se ti ascolti e scopri che hai bisogno di essere nutrito, potrebbe aiutarti l’olio essenziale di Rosa, magari la Rosa centifolia, che è una carezza intensa, un messaggio di bene e di speranza attiva.

Lasciar andare è un’abilità interiore che possiamo esercitare, che dobbiamo esercitare – su di essa si basa anche la capacità di creare, di generare qualcosa di nuovo. Se vuoi creare qualcosa, inizia a lasciar andare qualcosa, adesso, oggi – può essere un pensiero, o un oggetto, o pian piano un rapporto con una persona con la quale non ti trovi più. Abbi compassione per te stesso, per i tuoi bisogni profondi.