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Freschezza e avvolgenza: scopriamo la resina d’incenso Superior Hojari

Oggi incontriamo questa resina che proviene dall’Oman, e che ci trasmette sensazioni di pulizia, ispirazione, chiarezza. Ne parliamo con Sabrina Grandoni, appassionata ricercatrice di resine e aromi.

Elena: Sabrina, secondo te, che cosa contraddistingue questa qualità di resina? Puoi raccontarci la tua esperienza?

Sabrina: Le resine sono arrivate nel mio mondo dal 2014… e mi si è aperto un nuovo universo di sensazioni evocate da ciò che da millenni ha accompagnato la vita di tante culture e paesi.
Le Houjari rappresentano quanto di più pregiato ci sia tra l’incenso proveniente dal genere Boswellia, la Boswellia sacra in particolare.
Provengono da una ristretta e protetta parte di territorio dell’Oman, il Dhofar e in base a dove crescono le piante, sottoposte quindi a diversi stimoli climatici e di terrirorio, danno origine a essudati resinosi di diverso colore e dal bouquet aromatico unico. Ciò che noi definiamo Houjari (Green, Superior, Royal, Red, Black) hanno nella popolazione locale nomi diversi che caratterizzano i diversi gradi.
Il pregio riconosciuto a questi incensi va ricondotto proprio alla loro intensitá e piacevolezza olfattiva. La Superior in particolare “a me” dona una rotondità e un avvolgenza intima, la sua forza è anche in note citrine e fresche che portano luminosità… posso fidarmi di lei, posso abbandonarmi e sentirmi protetta dalla sua presenza così regale e di guida.

Photo: Sabrina Grandoni

Elena: ho provato a utilizzarla in fumigazione, e mi ha colpito la sensazione di purezza e apertura che porta.

Sabrina: Quando abbiamo le resine pure tra le mani e sotto il naso, dobbiamo metterci in ascolto attento, perchè a differenza di altri “incensi” carichi di fragranze aggiunte, quì è la natura che parla, e ogni raccolto può essere diverso, anche per piccole sfumature perciò puoi ritrovarti tra le mani delle Superior di diversa provenienza e sentire note aromatiche anche differenti… così è.
Educando il naso possiamo iniziare a “sentire” sempre più coscientemente, mettendoci in relazione intima con la sostanza e il suo messaggio…come la natura muta continuamente così lo siamo noi quando entriamo in comunicazione con lei… e aprirsi al mistero.

Elena: come sono utilizzate queste resine nei loro territori di provenienza?

Sabrina: A livello locale queste resine sono utilizzate quotidianamente sia come rito di benvenuto all’ospite, che come pratica di purificazione energetica degli ambienti e persona, così come uso medicinale (da tempi antichi abbiamo testimonianze scritte): le resine vengono masticate e usate in fumigazione per trattare disturbi di vario genere.

Elena: tu come usi questa resina nel tuo quotidiano?

Sabrina: Personalmente uso la Superior da sola in fumigazione, perchè questo aroma pregiato e prezioso desidero assaporarmelo in tutta la sua rotondità, potenza, compostezza, semplicemente rilassandomi e nutrendomi di lei (per me è una “Lei”)

Puoi adoperarla per onorare uno spazio, un momento, una persona, accompagnando la fumigazione con la tua intenzione luminosa.

Elena: le resine possono aiutarci a ritrovare uno spazio personale e sacro, pulendo le stanze che abitiamo e nelle quali svolgiamo le nostre attività. Resine come la Superior Hojari, particolarmente fini, permettono uno space clearing adatto a chi sente il bisogno di portare nei propri luoghi una qualità di energia che sostiene e nutre .

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Sabrina Grandoni è infermiera olistica, appassionata ascoltatrice e divulgatrice di tutto ciò che la Natura ha di aromatico da offrire: la Via degli Aromi come percorso di salute e di crescita personale consapevole.
www.viviarmonico.it

riflessioni profumate sul solstizio d’estate

Oggi scrivo per festeggiare il solstizio d’Estate. Questo momento cosi intenso che si presenta nella vita di ognuno di noi in modo diverso, ma che allo stesso tempo conserva un tratto comune per tutti. Il Solstizio d’Estate ha un’energia propulsiva, individuante, che puo’ darci una sensazione di “via tutti”… insomma di stare con se stessi oppure con gli altri che sentono la stessa esigenza. Questo energia non e’ comoda, anzi predispone a pensieri e azioni orientati alla scoperta di se stessi e all’espressione di questa unica individualita’ che ognuno di noi e’. Mi sembra che il dono piu’ grande che possiamo fare a noi stessi e agli altri, e’ proprio di favorire lo sviluppo di questa unicita’, rimanendo in relazione con gli altri e col mondo, consapevoli della massima “fai agli altri quello che vorresti fosse fatto a te stesso”.


Una dimensione interiore di liberta’ si puo’ conquistare anche quando le circostanze esterne non sono esattamente come vorremmo; il Sole solstiziale ci invita ad attivare il nostro sole interiore e a fare luce e portare calorie umano ovunque ci sia possibile. Ci invita anche a rintracciare la sorgente che vive in noi e che con la sua forza puo’ condurci per mano anche nei momento piu’ difficili. Il Solstizio ci invita a splendere e a riconoscere lo splendore che abita gli altri. Con questa intensita’ di luce, prepariamoci a scoprire nuove parti di noi stessi, a restare meravigliati dalla bellezza degli altri e del mondo naturale.


Accendiamo il diffusore e mettiamo della Boswellia sacra, olio essenziale di incenso (vedi qui degli approfondimenti su questo tipo di essenze nella tradizione del sacro). Oppure utilizziamo dei grani di incenso in fumigazione. Queste sono giornate che “spingono verso l’alto” e quindi non esitiamo a concederci dei momenti speciali, laddove raccoglierci e festeggiare questo momento cosi’ vivo e intenso.
Aromaticamente parlando, potremmo diffondere anche dell’assoluta di Tiglio e laddove non fosse disponibile, in questo periodo possiamo trovare facilmente un albero di Tiglio fiorito sotto il quale farci inebriare dal suo profumo dolce ed elevante.

Il Tiglio e’ un albero considerato sacro da molte tradizioni, e tra i miti greci troviamo quello di Filemone e Bauci, un mito d’amore nel quale i due vengono trasformati in quercia e tiglio, e rimangono insieme per sempre.