Educare l’Olfatto è una pratica che non solo migliora la percezione di uno dei nostri sensi più antichi e fondamentali, ma allena anche una parte di noi a sviluppare nuove qualità interiori e di consapevolezza.
L’Olfatto è un senso particolarmente legato alla nostra capacità immaginativa e creativa. Abbiamo provato ad annusare un profumo, un odore, e immediatamente ricevere delle immagini dalla nostra coscienza, immagini che sono ricordi o intuizioni. Accade a tutti, in modo immediato. Queste immagini sono depositate in noi, ed emergono grazie al profumo o all’odore che sentiamo. L’olfatto ha una notevole capacità evocativa. Questa capacità evocativa non è solo uno strumento naive per ricordare nostalgicamente i vecchi tempi, quanto piuttosto uno strumento efficace per far emergere dei potenziali creativi che in noi sono semplicemente sopiti. Educare l’olfatto, praticare con l’olfatto, attinge a capacità che in noi sono quasi del tutto inutilizzate – iniziare a riusarle significa recuperare una parte della nostra sensibilità e intelligenza. Per questo ho creato un Metodo per l’apprendimento dell’Aromaterapia e della Creatività olfattiva, di quella cioè che chiamiamo Profumeria botanica. La sperimentazione di accordi, sinergie, e singole sostanze non è fine a se stessa. Educare il naso significa educare la mente e il cuore, educare una parte percettiva di noi a sentire di nuovo, a riconoscere, a selezionare, a ricordare, a riemergere.
photo by Elena Cobez
La Creatività olfattiva, la Profumeria botanica, può restituirci questa capacità creativa che possiamo poi portare nella vita di tutti i giorni; scopo dei percorsi proposti non è solo quello di creare con le proprie mani delle sinergie profumate, ma facilitare lo sviluppo della creatività e dell’immaginazione, attraverso uno strumento elettivo quale è l’olfatto.
Una sostanza quando arriva al nostro naso non solo viene recepita attraverso canali fisici e organici ma viene accolta e interpretata da noi stessi, dalla nostra mente e potremmo dire dalla nostra anima. Questo significa che “annusare” non è un atto passivo, ma è invece la concomitanza di una parte passiva (la ricezione dell’odore) e una parte attiva (la percezione vera e propria, la nostra risposta emotiva e intellettuale allo stimolo). Annusare non è un atto passivo. Sentire non è un atto passivo. Noi creiamo continuamente la nostra esperienza, e questo aspetto rende la percezione dei profumi e la loro creazione qualcosa di assolutamente unico. La Via della Creazione Olfattiva è una Via della Riscoperta di Sè, delle proprie capacità, delle proprie emozioni, del proprio vissuto interiore.
Gli oli essenziali sono come parole o frasi di una lingua che possiamo imparare a parlare, che sappiamo già intuitivamente parlare, ma che nessuno ci ha mai insegnato a scoprire davvero. Gli aromi sono pronti ad aiutarci ad esprimere la nostra voce interiore attraverso di loro, attraverso la combinazione delle loro note, dei loro colori, così come possiamo fare con altre arti. Non occorre diventare dei professionisti dell’olfatto per ritrovare noi stessi: la cosa veramente importante è darci la possibilità di provare, capire che lo sviluppo delle nostre capacità sensoriali è fondamentale per vivere meglio e più pienamente. L’Olfatto rappresenta una Via che richiede attenzione, cura, creatività: una via che è per prima cosa un atto di amore per noi stessi, per ritrovarci, e che potrà poi dare anche supporto a chi per professione ha scelto di prendersi cura degli altri.
Cara Elena come sempre riesci ad esprimere intensamente la tua esperienza e studio sugli O.E. un lavoro una passione che fa di te una persona speciale,leggerti è un po’come contattare me stessa, l’amore che provi x qst meravigliosi “aiutanti spirituali” è palpabile e lo comprendo e condivido profondamente.
grazie e un profumato e gioioso natale anche a te .
Grazie Monica per le tue parole, sono felice che “si senta” ciò che esprimo, un caro saluto e un augurio di buon Natale.