Le Lettere tra due mari è un libro appena uscito presso la casa editrice Iperborea; in esso viene rappresentato un dialogo intenso tra due mari (un oceano e un mare, entrambi di genere femminile).
Atlantica e Mediterranea sono le protagoniste di questo libro nel quale si scambiano una serie di lettere raccontando la propria vita interiore.
L’autrice è Siri Ranva Hjelm Jacobsen, di origine danese nata nel 1980. In questo libro vive un dialogo con l’artista visiva Dorte Naomi, ed è tradotta da Maria Valeria D’Avino.
Il testo parla di radici, radici che sono nell’acqua; il dialogo tra questi due esseri femminili che hanno milioni di anni è un verso percorso interiore e creativo. I temi affrontati sono la nascita, la crescita e alla fine una sorta di liberazione affrontata da due punti di vista, uno più maturo e uno più giovane.
La scrittura ritorna spesso alla sensorialità, in particolare al suono e alla sinestesia; il silenzio viene definito “verde alga”.
Da un punto di vista profumato, ricordiamo che in aromaterapia utilizziamo il Rosmarino, il Ros Marinus, ossia la “rugiada di mare”. Questo profumo, che a volte porta delle note saline, può aiutarci in diffusione dell’ambiente quando abbiamo voglia di respiro, di tono, di presenza mentale, di energia vitale.
Uno dei temi trattati è anche l’identità, l’essere se stessi; Mediterranea dice:
Un tempo ero piena e graziosa come seta. Canterellavo tutto il giorno, cullandomi nel mio vestito luccicante. Era quella la mia natura più profonda? Se è così, spero di non dimenticarmene,
In queste parole ritroviamo un pò il compito di non dimenticarci chi siamo; e ritorna la sensorialità, il tatto, il suono, la vista, il gesto.