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Profumi di pasqua

Oggi parliamo della Pasqua, un momento che ci richiama a quanto sia importante rinnovarsi, sapersi ritrovare in una dimensione nuova, vivere in apertura verso una rinnovata versione di se stessi. I nostri oli essenziali e i fiori di Bach possono certamente darci una mano per attraversare questo periodo di transizione.

Per esempio potremmo prendere in considerazione Walnut, la Noce dei fiori di Bach, che nei periodi di cambiamento aiuta a mantenere un proprio centro, “dona costanza e protezione” come diceva Bach stesso. Allo stesso tempo, se ci sembra che il nostro tema sia il non saper lasciar andare, ricordiamo Rock Water, che aiuta proprio in questo movimento del “non trattenere”. Queste dimensioni interiori sono importanti, e spesso (me inclusa ovviamente) non ci accorgiamo di quanto tratteniamo, o di quanto non riusciamo a tenere un nostro punto di vista sulle cose, in mezzo ai tanti cambiamenti.

aromaterapia fiori di bach roma
Le essenze profumate durante il workshop di marzo a Roma presso la Libreria L’Altracittà di via Pavia 106

L’aromaterapia ci accompagna a sua volta in questo periodo, ricordandoci per esempio con la forza del Vetiver quanto delle radici solide siano essenziali per poterci focalizzare in modo appropriato, ma anche con lYlang ylang se il nostro tema è in qualche modo l’opposto, cioè essere eccessivamente radicati in noi stessi, in qualche modo fermi e statici e abbiamo bisogno di mollare la presa (cosa, notoriamente, difficile!).

Ricordiamo che il Vetiver in aromaterapia è considerato un tonico circolatorio arterioso e venoso e uno stimolante del sistema immunitario. L’Ylang ylang invece è un buon antispasmodico, equilibrante, e pochi sanno che è un buon tonico per unghie e capelli (una o due gocce in una crema o nello shampoo).

Essenze intense come queste possono essere accompagnate dalle essenze agrumate, che le arrotondano, alleggeriscono, e aggiungono un sorriso luminoso alla nostra sinergia. Possiamo divertirci a fare degli esperimenti unendo per esempio l’Ylang ylang all’Arancio dolce, o il Vetiver al Limone.

Di cosa abbiamo bisogno in questo momento?

Di prendere posizione? O di lasciar andare le cose che a quanto pare vogliono andare in una direzione che non è quella che pensavamo?

Che cosa ci può insegnare tutto questo, su noi stessi?

Solstizio d’inverno e la luce interiore – lascia andare e lascia arrivare

I solstizi sono momenti intensi, con energie forti che parlano di passaggi significativi. Nel solstizio invernale a dicembre, la grande luce che vediamo a picco in alto a giugno, corre a picco nella direzione complementare, cioè verso l’interno. Siamo “biologicamente” spinti verso la nostra interiorità, e nella nostra cultura attuale questo deve trovare un dialogo con i ritmi di dicembre, che spesso sono piuttosto frenetici e in parte caotici.

Mentre gli equinozi sono momenti di equilibrio, di taratura, i solstizi sono momenti apicali e quindi il “voltare pagina” può essere abbastanza intenso – a dire che invece di sentire un morbido passaggio, possiamo sentire un aut/aut, nessun chiaroscuro, anzi un bel bianco o nero, un si o no che parlano chiaro. Se hai necessità di fare delle scelte, i solstizi sono momenti propizi; e in particolare il solstizio invernale parla di scelte interiori, fatte seguendo la propria luce più intima che può essere espressa anche a parole, spiegando il proprio sentire e le proprie motivazioni.

In questo caso, ciò che deve andare, è bene che vada…non trattenere, se puoi. Allo stesso tempo, apriti alla possibilità che arrivi qualcosa di nuovo, o cogli ciò che ti sembra più affine a te stesso, qui e ora perchè porta le tracce del tuo prossimo futuro.

arancio dolce natale solstizio inverno

Per facilitare questo passaggio, è bene ritagliarsi qualche momento rituale, prendendosi del tempo per una tazza di buona tisana o caffè, accendere un incenso, diffondere le essenze, farsi un pediluvio o un massaggio ai piedi 🙂 Le piccole cose e i piccoli gesti ci permettono di creare dei momenti di “smaltimento” e recupero delle energie. In questo periodo è fondamentale, soprattutto se ci sentiamo sovraccarichi.

Diffondere essenze agrumate come mandarino, arancio dolce, pompelmo, può essere confortevole e confortante. Per stemperare le energie per certi versi estreme del solstizio, ricordiamoci di darci dei momenti “cuscinetto”, in modo da attutire il passaggio, e permettere alla nostra luce interiore di trovare spazio e nutrimento, perchè è ciò che ci anima e che ci rende umani.

Una semplice ricetta può essere, nel diffusore:

5 gocce di olio essenziale di pompelmo

3 gocce di olio essenziale di arancio dolce

3 gocce di olio essenziale di mandarino

Per un solstizio – e un Natale – col sorriso, il buonumore, e un momento di leggerezza del cuore.

Citando Rudolf Steiner: “Quando in questo tempo accendiamo le candele sull’albero di Natale, l’anima umana sente come se il simbolo di una realtà eterna sorgesse dinanzi al suo sguardo spirituale e vi fosse lì immutabile sin da un lontanissimo passato. Quando in autunno la natura esteriore pian piano appassisce, quando le azioni del Sole nella luce esteriore cadono come in uno stato di assopimento e gli organi della percezione esteriore dell’uomo debbono ritirarsi dai fenomeni del mondo dei sensi, l’anima ha la possibilità – o meglio non solo la possibilità, ma l’esigenza – di rientrare nelle sue più recondite profondità in modo da sentire e sperimentare che quando la luce esteriore del Sole diminuisce ed il calore si affievolisce, ora è il tempo in cui l’anima pu ritirarsi nell’oscurità esterna, ma pu in compenso trovare nella propria interiorità la luce spirituale.”