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profumo di finocchio marino – il chritmum maritimum

[Sea Fennel Scent – read the article in English]

Il Crithmum maritimum, chiamato comunemente finocchio marino, è una pianta perenne che ha foglie e fiori dall’aspetto carnoso. E’ una pianta che si trova facilmente in mezzo alle rocce in riva al mare, dove prolifera tranquilla e dove probabilmente nessuno penserebbe che possa esserci una spezia piacevole al palato e al naso.

L’olio essenziale viene estratto dalle sommità fiorite, e presenta un profilo olfattivo speziato, pungente, con note citrine, che possono ricordare alcune varietà di pepe e per alcuni aspetti anche il finocchio selvatico.

Il modo più comune di utilizzo della pianta di Chritmum è proprio nelle pietanze, come condimento e spezia, perchè porta non solo una nota speziata, ma anche una nota salina e marina che si accompagna bene a vari piatti di pesce.

L’olio essenziale invece, abbastanza raro ma trovabile online, può risultare interessante in sinergia con rosmarino e mirto, per creare una miscela da diffusore che sia balsamica e un poco inedita.

Lo puoi utilizzare anche in creme e preparazioni anticellulite, aggiungendo poche gocce (lo 0,5 della preparazione), in miscela con l’olio essenziale di Limone e l’olio essenziale di Cipresso.

In aromaterapia emozionale il Finocchio marino può aiutare a “digerire” emozioni indigeste, portando un effetto di equilibrio e di maggior presenza mentale.

Questa pianta per certi versi poco conosciuta, ma in realtà molto comune può dare quel tocco stimolante e speziato sia alle tue sinergie ambientali che alle creme corpo e viso, nelle quali dona un effetto anticellulite e rassodante.

la potenza della santoreggia

[Read the text in English – The power of Savory]

Incontriamo una pianta forte e intensa: la Santoreggia. E’ una pianta perenne, fortemente aromatica, che ama i luoghi sassosi e soleggiati. Dedicata dai Greci a Dioniso, l’etimologia del suo nome deriva da “satiro”. Insomma, ci sono tutte le premesse per una pianta che non passa inosservata nei suoi effetti.

L’olio essenziale, sia che provenga da Satureja hortensis che da Satureja montana è irritante, con proprietà antibatteriche, antivirali, immunostimolanti. E’ anche un tonico stimolante generale.

Da un punto di vista emotivo ed energetico, la Santoreggia – e qui consiglio di annusare la pianta stessa, fresca o secca, più che l’olio essenziale che è molto irritante – può stimolarci a riprendere in mano le redini in caso di stanchezza generale. E’ una pianta che risolleva, dà una vera e propria spinta. Insomma, utile tutte quelle volte che vorremmo avere un’energia che non abbiamo.

Utile come “motivatore”, dopo un periodo stressante o in fase di convalescenza. Da utilizzare anche come aromatica per i nostri piatti: ingerirla in piccole dosi aiuta ad assimilarne i principi attivi.

Contiene una forza “di fuoco” che può sembrare estrema, quindi si può consigliare se ci piacciono i condimenti focosi 🙂 o se sentiamo il bisogno di una bella sferzata di energia (compensa, in termini ayurvedici, il Kapha e alimenta intensamente Pitta).

Si può fare anche un pediluvio alla Santoreggia, estraendo in infuso un rametto di pianta e versando poi l’acqua ottenuta nel pediluvio. Potrebbe far arrossare la pelle: non stiamo immersi troppo a lungo. Questa pratica può essere utilizzata come dicevamo come stimolante emozionale ed energetico: ricordiamo che nella stagione invernale sarà utile a chi ha normalmente mani e piedi freddi.