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ravintsara e fiori di bach per…riprendersi

Spesso dopo le vacanze sentiamo una certa difficoltà a rientrare nei tempi e nei ritmi che avevamo lasciato prima di partire. Dall’esperienza di ambienti diversi e che ci hanno dato nuovi stimoli, ci troviamo a rientrare nei luoghi conosciuti, e soprattutto il cambio di ritmo e riprendere contatto con il nostro ambiente può darci una sensazione di spossatezza e di testa tra le nuvole. O a volte ci sentiamo stranamente “giù di corda”.

Aromaterapia e fiori di Bach ci possono aiutare in questa situazione, in particolare l’olio essenziale di Ravintsara (Cinnamonum camphora ct cineolo), che oltre a essere un antivirale e a stimolare il sistema immunitario, è un’ottima sostanza per il recupero delle energie fisiche e mentali.


Cinnamonum camphora, photo Elena Cobez, Orto botanico di Brera, Milano

Per i fiori di Bach, potremmo scegliere Hornbeam (Carpino), che è un rimedio floreale che parla di sfinimento e di ripresa. Non dobbiamo essere necessariamente stanchissimi per poterlo usare, perchè questo fiore ha la caratteristica di aiutare proprio la ripresa, che dopo l’estate è un momento importante.

Ci sarà utile anche Rock Water (Acqua di roccia), che aiuta a lasciar andare e facilita i momenti di passaggio; cosi come Walnut (Noce) che aiuta in particolare a rientrare in se stessi, gradualmente, dopo la grande “esposizione solare” dell’estate. L’estate, la cui matrice etimologica è la stessa di estasi, parla dello “stare fuori”, del “culminare”, ed è un periodo intenso, a volte fin troppo. Si può goderne stando appunto all’aperto, o facendo dei viaggi, ma attenzione: questo stare fuori richiederà, successivamente, un saper rientrare, o comunque un saper transitare verso una modalità diversa, che è quella del fine estate inizio autunno.


Cinnamonum camphora, photo Elena Cobez, Orto botanico di Brera, Milano

I momenti di transizione non sono mai semplici, ed è importante aiutarsi con dei rimedi che possano facilitare questo movimento. Anche oli essenziali benefici per l’umore, come il Bergamotto (Citrus bergamia) e il Mandarino (Citrus reticulata) potranno dare giovamento e mantenere la solarità estiva dentro di noi. Saranno ancora più essenziali più avanti, ma appunto…non corriamo troppo!

Se vuoi farti una miscela personale, ti ricordo che uno spray può essere ideale; la base può essere alcol alimentare a 95 gradi o della vodka a 40 gradi.

In 30 ml di vodka, versiamo:

5 gocce di Ravintsara

5 gocce di Bergamotto

10 gocce di Hornbeam (ed eventualmente aggiungiamo 5 gc di Rock Water e 5 di Walnut)

Questo spray sarà il nostro aiutante in questo periodo, e possiamo usarlo spruzzandolo sui polsi, o anche sul petto, in corrispondenza del chakra del cuore. Buoni esperimenti!

Profumo di mare e di terra

In questi giorni ho avuto la possibilità di fare lunghe passeggiate in riva al mare, ascoltando il mio respiro, lasciando spazio a suoni, profumi e sensazioni che avevo bisogno di recuperare da tempo. Una delle sensazioni più belle è per me sentire la sabbia sotto i piedi, anche la sabbia bagnata sulla battigia, dove mi sono trovata a camminare e a riflettere e ricordare.

La prima cosa che ho ricordato è stato un sogno che facevo da piccola, sognavo di andare su una altalena e ad un certo punto volavo verso il mare. Un sogno fatto due o tre volte, identico, e rimasto impresso come l’avessi sognato ieri. La sensazione di andare verso il mare era intensa, non semplice, però andavo.

Lido degli Estensi, photo Alessandro Camoni

Siamo al Lido degli Estensi, in provincia di Ferrara, un luogo per me magico nel quale la propria sensibilità e interiorità sembra trovare spazio e corrispondenza. Un luogo nel quale i sensi possono “aprirsi” al mondo e la coscienza grazie a questo acquista maggiore consapevolezza. Così ho sentito quanto occuparsi di profumi e aromi sia occuparsi della Terra. Spesso visti come esseri “volatili”, noi che viviamo aromaterapia e profumeria “da dentro” sappiamo di essere profondamente ancorati alla terra, senza la quale nulla di olfattivo esisterebbe. La terra ci permette di elevare i nostri sentimenti e i nostri pensieri grazie ai profumi sprigionati dall’alchimia del vivente. La Terra, laboratorio permanente di vita, ci dona la possibilità di slanciare la nostra interiorità verso qualcosa di più ampio, grazie all’olfatto e gli aromi. Il profumo si appoggia, come fosse un colibrì, sul dorso dell’aquila del respiro. Questo flusso costante permette l’ingresso di sensazioni olfattive, che sono emozioni, sono ricordi, ma sono anche guarigione nel presente e verso il futuro. Noi non annusiamo, gustiamo, ascoltiamo suoni solo per ricordare. Noi viviamo i sensi per essere più noi stessi, qui e ora. Facendo questo, nuovi spazi interiori si aprono, e questo significa nuove scelte, nuove consapevolezze, nuove direzioni; o il rafforzamento della direzione in cui già siamo. Insomma, significa azioni concrete nella vita.

Dedicarsi all’esperienza della sensorialità è dare spazio a un processo di autoguarigione, laddove l’ancestralita’ dei nostri sensi e la consapevolezza che ne deriva ci conduce, passo a passo, verso noi stessi e verso il nostro ruolo nel mondo.