Tag Archives: aromaterapia

Aromaterapia per gambe e piedi…che camminano

In questo periodo in cui spesso stiamo all’aperto e ci piace camminare, andare in bicicletta, magari fare trekking…potremmo aver bisogno di qualche aiuto aromatico. In realtà, anche se stiamo seduti per lunghi periodi di tempo, abbiamo bisogno di un aiuto per le nostre gambe, che probabilmente soffrono un pò per la stasi linfatica e venosa.

E dunque cosa possiamo fare? Vediamo come l’aromaterapia ci può aiutare a restituire alle nostre gambe un pò di tono e freschezza.

Da questo punto di vista ti ricordo che lo strumento più semplice per riattivare la circolazione e liberare un pò le gambe dal senso di pesantezza sono le docciature fresche, cioè usare dell’acqua fredda per delle semplici docciature veloci, Quando fa caldo e le gambe sono in vasodilatazione, il fresco è un ottimo aiuto facile e sempre disponibile in casa. Se non puoi fare una docciatura, bagna un asciugamano con dell’acqua fredda, o meglio ancora in modo del tutto casalingo e poco tecnico, metti in uno spray da 30 ml di vodka a 40 gradi 5 gocce di olio essenziale di menta piperita, bagna l’asciugamano con dell’acqua fredda, e spruzzaci sopra un poco della spray. Poi passa l’asciugamano sulle gambe, dai piedi verso l’alto. Fammi sapere come va 🙂

Corso di Aromaterapia a Bedonia Parma

Uno spray interessante da preparare per riattivare le gambe:

30 ml : 15 ml di vodka a 40 gradi con cui miscelare gli oli essenziali e 15 ml di acqua distillata

10 gocce di menta piperita;

5 gocce di rosmarino (rosmarinus officinalis chemotipo cineolo)

2 gocce di salvia (salvia officinalis)

[eventualmente si aggiunge anche 1 goccia di elicriso (elichrysum italicum)]

Questo può essere uno spray per le gambe, per riattivarle in caso di stasi (cioè se stiamo fermi per lunghi periodi di tempo).

Camminata in Carso photo Alessandro Camoni

Se invece abbiamo camminato tanto o siamo andati in bicicletta a lungo o abbiamo fatto proprio quell’escursione che ci piaceva tanto…e adesso i muscoli si fanno sentire allora uno spray da portarsi dietro per il “dopo” è:

30 ml : 15 ml di vodka a 40 gradi con cui miscelare gli oli essenziali e 15 ml di acqua distillata

5 gocce di menta piperita;

10 gocce di rosmarino (rosmarinus officinalis chemotipo canfora);

10 gocce di lavanda (lavandula angustifolia).

Questo spray potrebbe essere anche in olio; magari olio di girasole deodorato, o olio di vinaccioli (hanno poco odore e ungono poco, soprattutto il vinaccioli che però irrancidisce prima).

Ricordo sempre che oli essenziali stimolanti sono sconsigliati in gravidanza e particolarmente entro il terzo mese.

[photo: Alessandro Camoni; Val di Taro (Parma) e Sentiero della Salvia (Trieste)]

Aromaterapia e fiori di Bach per la Resilienza: scegliere il proprio istinto profondo

Mille pensieri ci passano per la testa. Sì, no, forse, i movimenti interni sono costanti. Più ci pensiamo, meno facciamo, e così restiamo a navigare dentro la nostra mente, e a sentirci stanchi e a volte anche con dolori psicofisici. Eppure, nel profondo, qualcosa si muove. Sentiamo un movimento interno, qualcosa che pulsa, qualcosa che la direzione la conosce – ma a questo moto profondo noi non diamo ascolto, siamo troppo presi da altro. Finchè per fortuna un giorno questo moto profondo emerge. Circostanze fortunate, una telefonata, una riflessione in più, un’amica che ci dice delle parole per noi significative. E il profondo emerge, il primo passo verso qualcosa di nuovo emerge, facendosi largo in quella foresta interiore che bisogna attraversare. Cosa si sente? Tanta energia. Uno sblocco. Una forza quasi improvvisa, l’energia che ricomincia a circolare. La vita che si sblocca, l’inerzia che si “converte” in movimento. Siamo di nuovo in moto, siamo di nuovo vitali e creativi.

Se ti riconosci in queste parole, e momenti così forse li abbiamo attraversati tutti in diverse fasi della nostra vita, ecco, allora oggi è il giorno per fare un primo passo. Non viene da fuori la forza che cerchiamo, viene da dentro: però a volte abbiamo bisogno di alimentarla, di darle voce, di darle fiducia. Come possono gli oli essenziali e i fiori di Bach aiutarci?

resilienza leadership aromaterapia fiori di bach

Per gli aromi, mi viene in mente il Lime (Citrus limetta), che vivace, frizzante, e con un sorriso estivo può farci sentire meglio e aiutarci a pensare in modo più aperto e creativo. Ottimo olio essenziale per chi è sommerso da pensieri ragionamenti, pro e contro…e non ne esce fuori.

Sull’onda del riattivarsi, avevo scritto tempo fa un articolo sui benefici della Picea Mariana, Abete nero, che consiglio vivamente a chi ha bisogno di energia psichica ma anche fisica.

Per darci un ulteriore aiuto nel sorriso e nel buonumore, ecco che anche l’olio essenziale di Pompelmo (Citrus paradisi) è un ottimo aiutante, può dare una sferzata di luce quando i pensieri bui sembrano avere la meglio. Nei momenti in cui capiamo che abbiamo bisogno di un movimento “resiliente”, può essere davvero utile anche disegnare, lasciare libero sfogo alla propria creatività, fare magari anche un collage, per capire che tipo di direzione vorremmo prendere.

E’ importante avere fiducia nella propria intelligenza più profonda, che contiene informazioni e punti di vista che nella coscienza ordinaria ci sono preclusi. 

Per questo potremmo prendere in considerazione anche il fiore di Bach Hornbeam (Carpinus betulus), ottimo aiuto quando la sensazione di pesantezza è tanta, e sentiamo il bisogno di un aiuto a riprendere energia e riattivarci.

Utile e importante anche Gorse (Ulex europeus), se sentiamo un certo margine di sfiducia e difficoltà a vedere la strada e a trovare l’energia per seguirla.

Questi fiori di Bach possono essere utilizzati in sinergia con gli oli essenziali, e ricordiamo che i due modi più semplici sono o in diffusione nell’ambiente o farne uno spray (in uno spray da 30 ml di alcol alimentare a 95 gradi possiamo mettere 10 gocce di fiori di Bach dalle boccette madre e dall’1 al 10% di oli essenziali).

Siamo in grado di sentire la nostra strada, ma appunto non è tanto qualcosa da pensare, quanto qualcosa da sentire e “organizzare”. Oggi più che mai, in un’epoca in cui il “navigatore interiore” è fondamentale, dobbiamo abituarci ad ascoltare di più il nostro GPS interiore, che per fortuna come ci insegnano anche gli antichi, ha tanta esperienza e può dire la sua, se lo lasciamo parlare.