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Ritornare al Corpo – una Via Umanistica ai Sensi e all’Aromaterapia

Possiamo essere sempre eccitati, spinti, in movimento. Sì possiamo: finchè un giorno, per ognuno in un momento della sua vita, qualcosa di più grande cercherà di esprimersi attraverso di noi, e sentiremo il bisogno di rallentare e iniziare a Sentire.

Ti è mai capitato? Tra un post su Facebook, un messaggio su What’s app e qualche foto pubblicata su Instagram, ecco nascere una voce dentro che ti parla di altro – ti parla di Te.

Questa è la voce che sentii tanti anni fa, quando decisi di licenziarmi dal lavoro d’ufficio per seguire, anima, corpo e conto in banca (eh sì, ci misi in gioco anche la mia sopravvivenza economica) un Cammino che sentivo crescere dentro.

Da quel momento furono alti e bassi; sentivo che la strada sarebbe stata lunga e allo stesso tempo ricca di senso. Nei momenti più bui incontrai persone semplici e straordinarie, perchè l’amore non si manifesta urlando, ma ti è vicino nei silenzi e nei sospiri.

Ho vissuto anni immersa nel massaggio e negli aromi: l’emozione per un corpo-anima che si lascia andare nelle mie mani è qualcosa che non diventò mai scontato – l’incontro con una persona è sempre, ogni volta, un sentire di Vita. Così anche gli Aromi, ogni giorno al mio fianco per dirmi che sì, si può fare, ce la posso fare.

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Gli oli essenziali mi hanno cambiato la vita. Oggi potrei dire che mi hanno dato una seconda vita; mi hanno salvato nel corpo e nell’anima. Sorelle e Fratelli che non si tirano mai indietro quando c’è un problema – così intensi e efficaci da dover essere studiati e provati con cura e attenzione. Figli della Natura e dell’arte umana della distillazione. Figli di Luce.

E poi gli idrolati. Queste Acque aromatiche, che pochi considerano, che potremmo forse definire anch’esse Acque di Luce. Acque con una vibrazione, con una composizione chimica, con una efficacia vincente che ci ricordano l’importanza non solo degli elementi aria e fuoco, tipici degli oli essenziali, ma anche dell’elemento acqua, del quale siamo sostanzialmente costituiti e che governa le nostre emozioni…

Che cosa può insegnarci l’Aromaterapia? Innanzitutto a sentire con tutti e cinque i sensi. Eh sì: gli aromi non solo si possono annusare, ma si possono gustare, toccare…si possono vivere. Le essenze provengono da piante, da un territorio, da persone che se ne prendono cura – sono sostanze che vediamo in una boccetta ma che in realtà raccontano una storia e chiedono un coinvolgimento non solo olfattivo. E le acque? Gli idrolati che possono essere cosmetici preziosi e aromatizzanti di classe – la stessa sostanza che può essere vissuta e “giocata” in modi apparentemente così distanti.

Olio essenziale di Lavanda

Il mondo della Natura è complesso e multisfaccettato, esattamente al contrario dell’ipersemplificazione alla quale molti di noi sono abituati. Quante lavande esistono? Quante rose? Che odore hanno? Come reagisce il mio corpo ad esse? E il mio cuore?

La Via della Natura è una Via che ha un ritmo, e il suo ritmo nasce nel Cuore – non è solo una tecnica, non è solo una specializzazione. Uno dei principi fondamentali della Natura è l’equilibrio fra le parti, la loro mutua relazione. Per questo studiamo la Natura: per diventare Esseri Umani – non vogliamo diventare migliori, vogliamo diventare Noi Stessi, e trovare il nostro posto nella Vita insieme agli Altri.

I tre Cumini in Aromaterapia: Oli essenziali di Cumino, Carvi e Olio di Cumino Nero

Quando in Aromaterapia si parla di Cumino, sembra di potersi capire facilmente, mentre in realtà si intendono spesso piante diverse. E’ proprio uno di quei casi in cui se ti dovessero dire “passami il cumino” potresti avere qualche dubbio…! Facciamo quindi un pò di chiarezza, dando uno sguardo ai tre Cumini, che in realtà sono piante  e prodotti derivati assai diversi.

Il Cumino propriamente detto è il Cuminum cyminum, originario dell’Asia occidentale, citato dal profeta Isaia e dal Vangelo, che ha una lunga tradizione d’uso che passa direi in tutte le epoche.

In Aromaterapia gli sono riconosciute qualità calmanti e sedative, rendendolo adatto a problemi di insonnia e stress; in realtà è molto più conosciuto per le sue qualità di tonico digestivo, aperitivo e carminativo.

Il nostro olio essenziale di Cuminum cyminum quindi potrà essere utile in diluizione in olio vegetale, per delle applicazioni locali su stomaco/pancia in caso di digestione difficile e gonfiori – tenendo presente che può dare sensibilizzazione cutanea, e quindi bisogna usarne dosi minime (una goccia in un cucchiaino d’olio vegetale) e verificare che non dia arrossamenti.

L’odore di questo olio essenziale in genere o piace o non piace; se ti piace potresti usarlo sempre diluito per un automassaggio ai piedi prima di andare a dormire.

Veniamo quindi al Carum carvi, spesso chiamato anch’esso cumino e che andrebbe almeno chiamato Cumino dei Prati per capirsi meglio.

Il Carvi è usato spesso per aromatizzare il pane e altri alimenti; anche ad esso vengono riconosciute proprietà digestive. L’olio essenziale va usato con cautela; gli vengono riconosciute proprietà mucolitiche e digestive – a questo scopo lo userei sempre nelle dosi precedenti, una goccia in un cucchiaio di olio vegetale, da applicare esternamente. Personalmente ne sconsiglio l’uso orale (se vuoi mangiare il Carvi prendi i semi!) .

Per guardare alla tradizione, Hildegarda di Bingen per esempio dice che il Carvi è moderatamente caldo e secco, e per questo fa bene sul piano respiratorio e in generale come equilibrante.

Nigella Cumino nero in Aromaterapia
Nigella, photo by Elena Cobez

Per completare arriviamo al Cumino Nero, cioè la Nigella sativa. Del Cumino nero spesso si usa l’olio vegetale ricavato dai semi, che è un ottimo integratore alimentare. Si può utilizzare come condimento delle verdure per esempio, per supportare il sistema immunitario. Questo olio ha svariati impieghi, ed essendo in particolare antinfiammatorio e antiossidante, può risultare utile anche come linimento per la pelle (funzione segnalata anche da Hildegarda di Bingen).  E’ un olio vegetale sconsigliato però in gravidanza.

Tutti questi oli – tra oli essenziali e oli vegetali – hanno odori caratteristici e un poco lontani da quanto utilizziamo in genere; detto questo, aggiungono sicuramente una nota aromatica sia alle pietanze (per l’alimentazione consiglio di usare la spezia stessa, non l’olio essenziale in questi casi) che ai preparati per il corpo, e vista la lunghissima tradizione a cui appartengono, sicuramente possono essere di supporto nella nostra vita quotidiana.