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Il profumo, o il cammino dell’uomo verso se stesso attraverso l’olfatto e gli aromi

La parola profumo contiene in sè tutta la sua storia, passata presente e futura: pro-fumo, fumigazione verso qualcosa, a beneficio di qualcosa e qualcuno; e qualcosa che va verso qualcos’altro…e va in alto.

Non ci pensiamo più a questo significato, e restiamo spesso impigliati nel credere che il profumo sia una di quelle sostanze che compriamo in flaconi di vetro ormai ovunque, anche al supermercato.

Quello lo possiamo considerare la maschera del profumo. Una specie di controfigura, controparte. Un pò come nella gioielleria si può scegliere una pietra colorata per far credere che ci sia una pietra preziosa…ma se ti avvicini ti accorgi che è falsa.

La profumeria attuale utilizza nella maggior parte dei casi delle sostanze di sintesi. Ci sono ricerche che costano alle aziende cifre spropositate per trovare nuove molecole che sappiano di qualcosa di interessante, e che possano essere riprodotte rispettando gli standard attuali. Anche in questo settore secondo me ci sono dei capolavori, ma in generale il prodotto chimico non mi fa impazzire…

C’è poi la profumeria naturale, un lavoro di nicchia, che utilizza gli oli essenziali e aromi naturali per produrre profumi portabili e gradevoli.

Questa è la figlia diretta della profumeria delle origini: prima della scoperta della chimica come capacità di riprodurre sostanze in laboratorio (metà dell’ottocento) i profumi erano prodotti con mille astuzie dai profumieri.

Eau Savage, profumeria e profumeria naturale
Un profumo che ha fatto storia...

La base di questi prodotti erano le materie prime: e ancora oggi per chi fa profumeria naturale, la qualità dei prodotti di base è fondamentale. Sarebbe difficile fare un profumo con aromi di bassa qualità perchè il profumo ha il compito di essere fresco, sottile, pervasivo quanto la natura permette. In questo senso, non sempre l’intensità e la persistenza (a volte insopportabile) dei profumi chimici è riproducibile…ma forse è meglio così!

Cercare un proprio profumo è come cercare se stessi. Cogliere le molte sfumature che ci attraversano e ci caratterizzano, ed elaborarle con l’olfatto. Creare un profumo è creare una magia, non tanto pensando agli altri, quanto pensando a se stessi.

Molti parlano del profumo come se fosse qualcosa da mettersi addosso pensando agli altri che lo annuseranno. Io credo esattamente il contrario. Io credo che il profumo debba essere una sostanza che mi faccia stare bene, perchè sono io che lo porto addosso e sono io che lo respiro tutto il giorno. Sottolineo: lo respiro tutto il giorno. Forse non ci rendiamo conto di cosa questo significhi…per noi e anche per gli altri.

Creare un profumo naturale per se stessi, o usare un profumo naturale già pronto è un atto d’amore verso di sè; è un atto di abbandono al sè profondo.

Mi rendo conto quando miscelo gli oli essenziali che per percepirli e comprenderli devo completamente aprirmi e ascoltare. Lo devo fare sia quando preparo una miscela perchè ho magari mal di schiena…sia quando creo un profumo che mi farà piacere mettere il giorno dopo.

Ogni odore, ogni olio essenziale ha in sè un messaggio e questo messaggio olfattivo può essere letto dal nostro naso come i nostri occhi vedono e come il nostro udito è in grado di ascoltare una musica.

Potremmo non conoscere le note della musica, ma siamo in grado di dire se ci piace o no…così il profumo. Le note del profumo sono le sue materie prime, gli oli essenziali con i quali si può fare aromaterapia. L’uso del profumo è un’aromaterapia interiore al massimo grado.

Aromaterapia e Profumeria natural
Il percorso interiore...foto di Spirit fire

I profumi spesso evocano immagini, paesaggi, momenti, quasi stessimo vedendo in quel momento delle fotografie. Possono essere così diretti da commuovere, così intriganti da lasciare perplessi su quale potrebbe essere la loro composizione. Se di un profumo comprendi tutta la composizione, usi la tua parte razionale e non ti abbandoni…mentre è importante esattamente il contrario, dimenticare di cosa è fatto e vivere un atto di abbandono.

Mi sono resa conto che l’unico modo di comprendere profondamente un profumo è abbandonarsi al profumo stesso. Permettere che la sostanza naturale ci porti delle suggestioni di ogni tipo. Già questo è un atteggiamento secondo me terapeutico, perchè l’ascolto e l’abbandono sono elementi essenziali dell’equilibrio nell’essere umano (che spesso invece è focalizzato quasi solo sul fare e sul non ascoltare, con risultati che vediamo ogni giorno).

L’aromaterapia quindi e l’attenzione agli aromi e alle loro combinazioni olfattive diventa quindi un cammino verso se stessi: suggestioni, immagini, gusto, ascolto, scelta, conoscenza…ci permettono di definirci meglio e di capire chi siamo…ogni giorno di più.

 

Profumi naturali, aromaterapia e oli essenziali per una cosmesi naturale ed emozionale – intervista a Emilio Raccagni

L’incontro con Emilio Raccagni è l’incontro con una persona appassionata e competente…l’energia e l’entusiasmo si percepiscono da subito.

– Lei come è arrivato alla profumeria naturale?

A me sono sempre piaciuti gli odori…mi sono avvicinato a causa di un problema di pelle…ho iniziato a produrre il sapone naturale per i miei problemi di pelle…così ho incontrato gli oli essenziali. Da quel momento sono entrato nel mondo dei profumi naturali, che è un mondo ricco di sensibilità.

Profumeria naturale, aromaterapia e oli essenziali per cosmetici naturali
Il mondo dei profumi naturali

– E’ un mondo assolutamente percettivo…

Occorre avere molta sensibilità. Io mi ritengo un artigiano profumiere…la mia memoria olfattiva funziona attraverso l’emozione che dà l’odore. E’ difficile trovare quale emozione dia un odore. Come ti fa sentire…cosa ispira…

– E’ un’esperienza interiore…

Sì, è molto personale. Il mio metodo di distinzione e creazione delle profumazioni è legato agli stati emozionali che esse ispirano, io percepisco in questo modo le sostanze che utilizzo.

– Forse le immagini sono avvicinabili a questo concetto…

Sì, spesso gli odori evocano delle immagini. E’ un percorso di conoscenza di se stessi, i profumi richiamano immagini e ognuno ha una sua particolare percezione di esse.

– Stavo pensando in questi giorni ai profumi che esistono e vengono usati da cinquanta, settanta anni. Devono aver colto qualcosa di universale nella percezione.

Esistono profumi sintetici che sono molto interessanti, però la profumeria naturale ha tutta un’altra struttura: per esempio ogni olio essenziale che utilizziamo ha una storia e descrive la storia spesso di un popolo. Pensi alla Rosa Bulgara, alla storia delle donne che la raccolgono…è la storia di un popolo, non è una molecola ricostruita in laboratorio.

– Finchè non è nata la chimica per come la intendiamo oggi, che è storia recente rispetto alla storia dell’umanità, le composizioni erano naturali. Oggi parliamo di aromaterapia, ma in realtà l’aromaterapia dei secoli passati è stata la profumeria e poi l’uso delle sostanze aromatiche ad uso curativo.

Profumi naturali e aromaterapia, oli essenziali e composizioni profumate
Ecco il profumo...una creazione di Emilio Raccagni

Esiste infatti la Profumoterapia: è lo studio dell’impatto che hanno gli odori sulla psiche, sulle emozioni. Possiamo dire che il profumo sia un’energia, che si sviluppa e coinvolge l’essere umano.

Profumare un ambiente, o creare un profumo adatto ad una persona è un percorso, perchè la percezione è soggettiva e i bisogni di ogni persona sono diversi. Ci vogliono delle conoscenze tecniche e anche molta creatività.

– Alcune sostanze nell’antichità valevano più dell’oro…

Le rotte commerciali sono state scoperte anche nella ricerca di aromi e piante sconosciute…da portare nei propri paesi da vendere e da trapiantare.

– Il mondo degli aromi e dei profumi racconta la vita della gente.

La stessa parola “profumo” significa pro-fumo: un dono che si faceva, soprattutto agli dei. La verticalità dello spirito…questo odore che sale verso l’alto.

– Gli odori sono sempre stati legati ai culti…oggi noi viviamo una profumeria diversa, ma se torniamo indietro l’ambito di partenza era proprio il sacro, e poi le situazioni della vita quotidiana.

Gli aromi venivano usati anche nella vita quotidiana certamente.

– Per esempio mi vengono in mente i flaconi che ho potuto vedere, flaconi di vetro con queste forme di tutti i tipi, tipo i balsamari a dattero…così scopri che il dattero era usato per i profumi...e anche la pittura murale parla dell’amore per le piante e i profumi dei Romani dell’antichità.

Sì amavano i profumi particolari…anche oggi il mondo profumato è vastissimo: per esempio la lavanda, che compro da diversi fornitori, mi stupisce sempre. Ne ho avuta di diverse origini, per esempio bulgara, o francese. Sono riuscito ad avere anche una assoluta di lavanda grazie a un mio fornitore francese, che mi ha permesso di creare dei profumi particolari.

 – Lei vende oli essenziali?

Sì li seleziono personalmente…ho per esempio una vaniglia del Messico che mi piace tantissimo…e molti altri oli essenziali che passano sempre da me come tester iniziale!

Per l’aromaterapia ovviamente vanno usati oli essenziali distillati in corrente di vapore, o per spremitura a freddo; per la profumeria naturale si amplia la gamma fino alle assolute e concrete.

Ho trovato per esempio un Oud molto particolare, del quale parlo nel mio blog http://profuminaturalisvizzera.blogspot.com/:

“L’AGARWOOD o OUD o AGAR é una preziosa essenza che regala ancestrali emozioni davvero indescrivibili. Il suo profumo mi ricorda l’animalesco, il muschiato, l’odore della pastorizia del sud, del legno caldo e a volte di legno nobile incerato e poi di cuoio, di radici e di terra, ma anche di note “dolci” come il cacao, il caramello e “odori” orientali per me indescrivibili.”

– Caspita, l’Agarwood è una sostanza assolutamente rara, è più probabile trovarla finta che vera!

Sì verissimo, infatti per trovare questo Oud ho dovuto selezionare molte sostanze…!

– Emilio, grazie per la Sua disponibilità, per contattarla come si può fare?

Senz’altro visitare il mio sito http://www.profumiesaponi.ch/ , e venirmi a trovare in Svizzera…! A gennaio sarò presente anche alla Fiera “Viva gli Sposi” di Erba, con un allestimento speciale di profumi e esperienze olfattive.

Grazie a Emilio Raccagni per questo viaggio nel mondo del fare profumi in un’ottica naturale e in continua evoluzione, dove l’importanza delle sostanze è fondamentale per poter dare poi al prodotto uno spessore emozionale e olfattivo armonico…come un “accordo intonato”.