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Oli essenziali e insonnia: un sonno ristoratore per la notte

L’insonnia è un disturbo del sonno che colpisce molte persone in tutto il mondo. Si manifesta con difficoltà ad addormentarsi, risvegli notturni frequenti o sonno di scarsa qualità. I disturbi del sonno possono essere causati da una molteplicità di fattori, tra cui stress, ansia e stile di vita.

Gli oli essenziali possono essere un rimedio naturale efficace per combattere l’insonnia di lieve entità. Diverse ricerche scientifiche hanno dimostrato che alcune essenze possiedono proprietà calmanti e rilassanti che possono aiutare ad addormentarsi più facilmente e a migliorare la qualità del sonno.

Quali potrebbero essere le essenze da usare?

Lavanda: La lavanda è uno degli oli essenziali più noti per le sue proprietà calmanti e rilassanti. Aiuta a ridurre l’ansia e lo stress, favorendo un sonno ristoratore.

Camomilla: La camomilla ha proprietà sedative e rilassanti che aiutano ad addormentarsi più facilmente. È utile anche per ridurre l’ansia e la tensione muscolare.

Neroli: il Neroli è un olio essenziale che aiuta a ridurre l’ansia e lo stress, favorendo un sonno riposante.

Bergamotto: Il bergamotto ha proprietà rilassanti e antidepressive. Aiuta a ridurre l’ansia e la tensione, favorendo un sonno ristoratore.

Esistono diversi modi per utilizzare gli oli essenziali per aiutarsi nel caso di insonnia:

Diffusione: Diluire alcune gocce di olio essenziale in un diffusore per ambiente e diffondere il profumo nella stanza da letto prima di andare a dormire.

Bagno: Aggiungere un paio gocce di olio essenziale all’acqua del bagno (versandole in un cucchiaio di sale grosso) per creare un’atmosfera rilassante e favorire il sonno.

Massaggio: Diluire un paio di gocce di olio essenziale in un olio vettore (come olio di jojoba o di mandorle dolci) e massaggiare il petto, la schiena o le tempie prima di coricarsi.

Cuscino: Mettere alcune gocce di olio essenziale su un fazzoletto di cotone e posizionarlo vicino al cuscino.

Buoni esperimenti e a presto!

il messaggio spirituale della lavanda

[The spiritual message of Lavender – Read the English translation here]

Quando parliamo di Lavanda, la prima cosa da capire è di quale Lavanda stiamo parlando. Chi ha annusato diverse piante o diversi oli essenziali estratti dalla Lavanda, sa che ci sono molte differenze tra uno e l’altro, e se vogliamo fare un discorso particolareggiato terremo conto di molti aspetti, tra i quali il luogo di provenienza, come la pianta è stata coltivata, come è stata estratta, ecc.

Detto questo, le piante del genere Lavandula hanno dei tratti comuni, che possono essere riconosciuti sia negli ibridi (es. “Lavandino”)  che nelle piante di Lavanda angustifolia e in altre.

La mia riflessione su questa pianta è iniziata anni fa, quando si è cominciato a parlarne sempre di più, a coltivarla di più, e a produrne più olio essenziale. Attualmente ci sono molti piccoli agricoltori che distillano questa essenza, e si possono apprezzare così diverse qualità olfattive in piante coltivate in diversi luoghi dell’Italia e del mondo.

Questa sorta di “marea di Lavanda” che pian piano si è fatta strada, mi ha fatto riflettere su quali potessero essere le caratteristiche della pianta e dell’essenza, tale da farle avere così grande fortuna. Considerata un calmante e un antinfiammatorio, certamente può essere apprezzata per le sue doti rilassanti, anche se a mio avviso non sono le uniche che hanno reso la Lavanda una pianta così utilizzata.

Pliskovica lavanda solstizio estivo
Photo Alessandro Camoni

In realtà la Lavanda è una pianta che ha anche un profilo olfattivo pungente, soprattutto il Lavandino, e non è così soft come potrebbe credere chi ne vede i bei fiori viola svilupparsi a spiga.

Quando l’abbiamo annusata nei gruppi durante i corsi, abbiamo spesso sentito “aprirsi” uno stato di coscienza più elevato, più pacifico, che sostiene le persone a trovare un piano di condivisione e di pace.

In alcuni casi nei quali ho avuto modo di essere presente a momenti conflittuali, riuscire a far annusare ai presenti questa essenza ha immediatamente cambiato il “colore” dell’ambiente e ha portato le persone verso un piano meno individuale e più di condivisione.

Dal mio punto di vista la Lavanda da preferire in questi casi è la angustifolia, in genere dal profilo olfattivo più sottile e dolce; ma detto questo, la percezione è soggettiva e quindi ognuno saprà scegliere la Lavanda che lo ispira di più. Le Lavande vere sono più eteree, soavi, e sostengono le persone a trovare un punto di vista più ampio sulle cose della vita, partendo da un punto interiore più pacifico, meno giudicante, e più incline a trovare il significato degli eventi.

Ho spesso usato l’olio essenziale di Lavanda per aiutare le persone, anche in contesto di gruppo, a lasciarsi andare all’intuizione, sciogliere un pò di schemi mentali, e provare a guardare gli altri e se stessi da una prospettiva allargata e meno individuale. In questo modo spesso emergono intuizioni, nuovi punti di vista, dei veri e propri “insights”.

Quando molliamo la presa della mente, emergono risorse inaspettate, e uno dei compiti di chi fa Aromaterapia emozionale e sottile è proprio agevolare questo passaggio da una mente schematica a una mente intuitiva, che trova nuove vie, nuove soluzioni e nuove risorse. Questa nuova mente è connessa con la parte di noi più profonda e interconnessa, e sa trovare risorse e soluzioni in ogni situazione. La Lavanda è un agevolatore di questo passaggio, dando rilassamento, calmando l’ansia, e riducendo questo “rumore” interno, lasciare spazio a una voce che è più profonda, più intensa e più risolutiva, ma alla quale in genere non diamo spazio e credibilità.