Il Vata dosha è costituito dagli elementi aria e spazio, o etere. Riepiloghiamo brevemente i suoi attributi, per fare poi delle riflessioni in merito.
Il Vata dosha è ruvido; fresco; leggero; molto sottile, penetrante; sempre in movimento ; ampio e senza limiti, secco.
In Ayurveda sono innumerevoli le patologie segnalate in relazione allo squilibrio del Vata dosha; per citarne alcune, unghie fragili, rigidità articolare, crampi, dolori pelvici, diarrea, sciatica, rigidità, voce roca, secchezza della pelle, forme di paralisi, insonnia, instabilità mentale.
Un rimedio per eccellenza del Vata dosha è l’oleazione. Al di là di qualsiasi tecnica, l’unzione stessa, quindi l’automassaggio o il massaggio ayurvedico sono degli aiuti importanti se ti riconosci in qualcuna delle caratteristiche sopra descritte.
Quando penso al Vata dosha mi vengono in mente molte storie di vita. Quante persone vivono questo squilibrio…quante persone potrebbero essere aiutate dal massaggio ayurvedico! Io stessa sono un esempio di Vata dosha riportato a un maggiore equilibrio. Mi ricordo ancora quando studiavo filosofia all’università, ore e ore al giorno passate a studiare o a riflettere su concetti spesso molto astratti. Facevo fatica a volte a vivere nella realtà, così tanto ero portata per costituzione e studio a “volare”, diciamo così.
Posso confermare che il primo aiuto per una persona che vive per esempio ritmi scostanti, che non può avere dei pasti regolari, è proprio ricevere un massaggio ayurvedico. Nella mia esperienza poi per equilibrare il Vata dosha bisogna aiutare la persona a recuperare dei ritmi più vicini a quelli naturali.