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Walnut, Cipresso e Pino Cembro: Cambiare rimanendo Fedeli a Se stessi

Il Noce (Walnut) è uno dei fiori di Bach forse più conosciuti. Dal mio punto di vista resta uno dei rimedi di Bach fondamentali, perchè lavora su una tematica che è universale, cioè il “cambiamento” e il restare fedeli a se stessi.

Possiamo leggere anche simbolicamente la noce, e questa idea di protezione e unità viene immediatamente, se guardiamo al frutto.

Juglans Regia fiore di Bach Walnut

Quindi Walnut si presenta come un fiore di Bach importante, che restituisce l’idea di forza, stabilità, difesa, all’interno anche di cicli di cambiamento e di influenze esterne difficili. Potremmo usarlo per esempio anche per la creazione di uno spray personale, per proteggere l’aura, per relazionarci meglio con un ambiente difficile (può essere da un punto di vista delle persone, ma anche da un punto di vista di inquinamento atmosferico, che è anche inquinamento vibrazionale).

Uno spray potrebbe essere così composto:

vodka 40 gradi 30 ml

20 gocce Walnut

e se a questo effetto vuoi aggiungere un odore che ti riporti verso te stesso, puoi aggiungere

20 gocce di olio essenziale di Cipresso

o se hai bisogno di una sensazione di sollievo, forza, dinamicità, puoi aggiungere

20 gocce di olio essenziale di Pino Cembro.

La quantità di olio essenziale è variabile, dipende dalla tua sensibilità olfattiva, puoi arrivare anche a 60 gocce.

Gli oli essenziali estratti da Cipresso, Pini, Abeti sono intensi, vivi, e tra di loro si differenziano per qualità olfattiva e proprietà.

Il Cipresso si abbina bene al fiore di Bach Walnut in quanto ne condivide in qualche modo la centratura verso l’interno, il portare l’attenzione della persona a se stessa per guardarsi dentro più che guardare fuori. Odore penetrante e rapido, veicola velocemente verso se stessi.

Il Pino Cembro, con la sua forza e bellezza, ritempra, rinforza, stimola, sostiene: un olio essenziale che ci ricorda le foreste in pochi secondi. Migliora la circolazione sanguigna, riscalda, e ritempra, diventando un olio essenziale di elezione per spray ambientali e spray personali per chi sente di aver bisogno di energia durante la giornata.

La sinergia tra il fiore di Bach Walnut e questi oli essenziali può permetterti di sperimentare nuove soluzioni, da portare con te tutti i giorni. Credo sia sempre più importante avere semplici strumenti che possano rendere il nostro quotidiano più ricco di energia e benessere; il livello vibrazionale che manteniamo durante la giornata ha conseguenze nel tempo a tutti i livelli, dal livello fisico allo psicologico, ed è quindi importante rendersene conto e prendersene cura. Buoni esperimenti!

Aromaterapia e Animali: linee guida per utilizzare gli Oli essenziali su Gatti, Cani e Cavalli

Sempre più persone vogliono usare gli oli essenziali per aiutare i propri animali. Questo, se da una parte è una bellissima “tendenza”, dall’altra di fatto sta facendo emergere alcuni aspetti, che oggi desidero trattare per portare un pò di chiarezza. Quanto segue sono delle linee guida generali per l’uso degli oli essenziali per gli animali, secondo la mia esperienza.

1- La sensibilità degli animali agli odori è molto più alta della nostra. Questo vuol dire che una sostanza per loro può essere molto più forte che per noi – se a te piace l’odore di un olio essenziale, al tuo gatto o al tuo cane potrebbe anche non piacere;

2- gli animali hanno stati d’animo che non sono casuali: assumiamoci la responsabilità del fatto che gatti e cani “assorbono” i nostri stati d’animo, o diciamo le emozioni che si vivono in casa, e spesso le restituiscono come possono, con comportamenti sia positivi che negativi – non addebitiamo tutti a loro eventuali comportamenti disarmonici, piuttosto riflettiamo se anche noi non siamo disarmonici, e magari facciamoci aiutare dalla floriterapia (animale e “proprietario”);

3- non usare oli essenziali dermocaustici sugli animali e neppure in diffusione nell’ambiente se hai animali in quella stanza. Se ti piace tanto la Cannella, e il tuo gatto o il tuo cane sembra disturbato quando la metti nel diffusore, non stupirti…

4- non affidarti per l’applicazione degli oli essenziali a ricette trovate su riviste o articoli non circostanziati, soprattutto sugli animali che spesso sono ricettacolo di “esperimenti” senza consapevolezza;

5- ci sono due libri affidabili su Aromaterapia e Animali, uno in inglese e uno in francese (ce ne sono molti, ma ho selezionato questi):

Guide pratique du Aromatherapie chez l’animal de compagnie, Pascal Debauche e Dominique Baudoux

Aromaterapia per animali

 e Holistic Aromatherapy for Animals, di Kristen Leigh Bell

 

Aromaterapia per Animali

6- se vuoi aiutare il tuo animale da un punto di vista psicologico, personalmente io proverei prima con la Floriterapia e poi con gli oli essenziali. Questo non per mancanza di efficacia, quanto piuttosto perchè gli oli essenziali sono molto incisivi, soprattutto per l’olfatto di questi esseri, e quindi possono esserne facilmente disturbati (soprattutto i gatti);

7- gli Idrolati possono essere interessanti per un uso topico sugli animali, perchè contengono l’olio essenziale in percentuale minima, e quindi sono meno impattanti;

8- mi permetto ancora di sottolineare che quello che piace a te può non piacere ai tuoi animali, e che amarli significa prima di tutto rispettarli, e non “umanizzarli” a tutti i costi;

9- se vuoi iniziare da qualche parte, compra uno di questi libri. Le ricette sono comprensibili anche per chi non parla perfettamente una delle due lingue;

10- le ricerche scientifiche dicono che i gatti metabolizzano con difficoltà i fenoli, quindi cerca di utilizzare con grande parsimonia per es. Cannella e Timo; i gatti possono soffrire anche dell’uso estensivo del Tea tree!

11- i cavalli sono sensibili olfattivamente, ma grazie anche al loro peso e grandezza gestiscono meglio la vicinanza degli oli essenziali; questo non vuol dire che puoi “lavarli” di essenze;

11- non usare profumi sui tuoi animali.

Sono consapevole che parlare in dettaglio di cani, gatti, uccelli e cavalli richiederebbe decine di articoli, quindi ti invito a leggere almeno uno dei due libri indicati, e a ricordarti di quanto detto in questo articolo, per capire come organizzare un primo approccio aromatico per i nostri piccoli amici. A presto!