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Scegli e vai! Come eliminare le cose inutili, fare pulizia e aiutarsi con gli oli essenziali

In questi giorni sento che è il momento di scegliere. La netta sensazione personale che ho è che è arrivato il momento di fare chiarezza…L’energia di questo periodo secondo me richiede una veloce pulizia da tutto ciò che non è utile.

Per “non utile” intendo qualcosa che non sia più in armonia con quello che sei oggi, con ciò che vivi ora.

La scelta aiuta a fare pulizia…hai la sensazione di essere sommerso dagli oggetti? O potresti avere la sensazione di essere sommerso dalle cose che hai in armadio, o da quello che hai in casa, o in auto, o in garage…o in ufficio…o in te stesso…!

Cose inutili...rimedi e ricette aromaterapiche
Una valanga di roba...da eliminare!

Liberarsi dalle cose inutili non è un esercizio ascetico di rinuncia.

Fare un pò di pulizia profonda può aiutarti a:

1- renderti conto di tutti quello che hai…

2- riscoprire che hai delle cose che non ti ricordavi di avere (mi è capitato eccome!);

3- quando si è un pò più liberi, si pensa meglio e si spreca meno;

4- a volte ci sono circostanze, relazioni, rapporti che di fatto non servono più, ma che teniamo per abitudine.

Togliendo tutto questo potresti sentirti più rilassato…perchè le cose di troppo che abbiamo intorno richiedono continuamente energia per essere gestite (anche se non te ne accorgi!)

L’aromaterapia può aiutare in tutto questo? Forse sì.

A chi guarda il lato sottile e vibrazionale delle cose, non potrà sfuggire il legame olfatto – terzo occhio. Respirare un olio essenziale parla alla nostra vista interiore (se senti un aroma non ti viene in mente un’immagine?).

Alcuni oli essenziali portano naturalmente un senso di chiarezza e leggerezza. Tra tutti per esempio la menta, la più conosciuta è la Menta Piperita. Se provi a metterla nel diffusore, ti restituirà un senso di freschezza generale, con un odore pungente e sottile. Un odore direi che stimola e libera.

Spazi liberi...con l'aromaterapia e respirando oli essenziali
Spazio e libertà!

A me personalmente piace molto la Menta Arvensis, altrimenti detta menta dei campi, che ha una nota freschissima, ancora più fresca della Menta Piperita stessa, nella quale invece si percepisce qualcosa di dolce.

Messa nel diffusore, davvero sprigiona un profumo sottile e penetrante, fresco e rivitalizzante. Sconsigliata alla sera, diventa una vera gioia al mattino o durante il giorno, se hai bisogno velocemente di rivitalizzarti e magari di metterti lì a fare pulizie in tutti i sensi (all’esterno e all’interno).

Come si fa a sbarazzarsi di un pò di roba che continui a pensare indispensabile e poi di fatto non ti ricordi neppure di avere?

Pensando che senza tutta quella roba lì sei al sicuro esattamente come lo sei ora che ce l’hai. Spesso le cose che ci circondano sono una specie di copertina di Linus, che di fatto ci dà sicurezza e calore (simbolico). Di fatto poi ci ingombra, intasa, ci rende poco lucidi e ci richiede costantemente attenzione. Sei sicuro di volere tutto questo? O se non ti senti così, ti viene in mente qualche amico con questo tipo di problemi? A me sì!!!

Ecco una ricettina rinfrescante con oli essenziali mirati per aiutarti nelle “grandi pulizie d’autunno” (ti consiglio di farle ora…il momento è propizio!) – metti nel diffusore:

Un diffusore ultrasonico di oli essenziali
Sta andando il diffusore!

3 gocce di olio essenziale di Menta

3 gocce di olio essenziale di Limone

3 gocce di olio essenziale di Citronella di Java

Questo super mix lo puoi usare anche per il detersivo dei piatti e dei pavimenti, per dare una vera rinfrescata e pulita…in profondità!

Adesso mi alzo dalla scrivania e vado a buttare via qualcosa 🙂 o meglio ancora, a riciclarlo, donandolo a associazioni caritatevoli, persone nel bisogno, o mal che vada, cercando di fare almeno la raccolta differenziata.

Se decidi di fare pulizia anche tu o hai qualche riflessione in merito…scrivi un commento qui sotto! 🙂

 

Ecologia e Aromaterapia si possono unire? Idee per una fruizione di oli essenziali a basso impatto ambientale

Oggi ho fatto un giro in città, a Milano, e mi sono imbattuta in una serie di libri che parlano molto di ecologia, sostenibilità e quant’altro. Mi è venuto subito in mente quanto un “vecchio modo” di fare aromaterapia abbia di fatto pregiudicato alcuni ambienti naturali, perchè all’epoca – e probabilmente quell’epoca non è ancora del tutto finita – l’idea di massima era: usa tutto quello che c’è, al resto ci penserai dopo.

Olio essenziale di Sandalo | Corso di Aromaterapia
il misticismo dell'incenso e del sandalo...

Così nasceva il paradosso, che gli oli essenziali erano e sono usati da persone che amano la natura; ma per produrli di fatto si devastavano intere aree verdi.

Un esempio per tutti, la produzione di olio essenziale di Sandalo di Mysore, che ora è protetta dal Governo indiano, perchè le foreste di sandalo sono state falcidiate…senza tener conto che il miglior olio essenziale si estrae da alberi di 60 anni almeno…una follia.

E’ possibile fare aromaterapia e nel frattempo non devastare l’ambiente? Direi di sì. Le aziende che lavorano meglio hanno dei programmi di riforestazione o di ripiantagione delle piante utilizzate per la distillazione. E l’uso della pianta allo stato selvatico è accettabile nella misura in cui non viene deturpato l’ambiente naturale.

Quando usiamo un olio essenziale ricordiamoci che:

1- per produrre 10 ml di olio essenziale di lavanda occorre almeno 1,5 kg di pianta fresca;

2- che la produzione di oli essenziali quali il sandalo e il legno di rosa hanno di fatto causato la deforestazione di intere aree naturali; cerchiamo di comprare oli essenziali da aziende che abbiano a cuore l’impatto ambientale dell’estrazione aromatica;

Da questo punto di vista possiamo anche noi essere più consapevoli, usando quantità inferiori di questi oli essenziali, o usando anche quelli che possiamo considerare dei sostituti (non identici) di questi oli, ad esempio sostituire il Sandalo di Mysore (Santalum album) con un Sandalo spesso coltivato, il Santalum Austrocaledonicum;

3- se conosciamo un distillatore di oli essenziali nella nostra zona, proviamo a usare gli oli km O, riducendo con questo l’impatto dell’imballaggio, del trasporto, e utilizzando un prodotto fatto possibilmente ad arte da persone che amano le piante e le curano; altrimenti scegliamo prodotti di aziende che puntino tutto sulla qualità;

4- quando usiamo gli oli essenziali, ricordiamoci che sono concentrati: non occorre versare mezza boccetta per sentire il profumo o ottenere i benefici;

5- oli essenziali disponibili in quantità e senza grossi problemi sono per esempio gli agrumi; gli agrumi contengono olio essenziale nella buccia; mentre sono sempre più impattanti le estrazioni da legni, magari da foreste selvatiche, e le estrazioni da piante raccolte allo stato selvatico (a meno che non vi sia un programma specifico di controllo ambientale);

6- che l’autoproduzione di creme, oli e unguenti riduce l’impatto ambientale dei prodotti per la nostra cura personale; oltre a essere divertente e sicuro, ci permette di usare sostanze interamente naturali e di ridurre veramente i costi ecologici di trasporto, creazione, imballaggio…!

Ayurveda e Aromaterapia e Ecologia
Ecologia e Aromaterapia unite...

Piccole riflessioni per una grande aromaterapia…sostenibile, che possa ora e sempre aiutarci nel nostro percorso e aiutare le persone a cui vogliamo bene (consumare il suolo e gli ambienti naturali significa privare gli altri della stessa possibilità di bene che abbiamo noi).

Nel mio sentire l’unica via possibile per il presente e il futuro è comprendere che la produzione di ciò che ci piace e di cui abbiamo bisogno non può compromettere l’ambiente naturale…per molti motivi, uno dei quali è che già ora l’inquinamento (ambientale, ma anche acustico per esempio) è così onnipresente che non ci rendiamo neppure più conto di quanto siamo già “immersi e sommersi”.

Cosa ne pensi? Sarò felice di leggere i tuoi commenti qui sotto!