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Un “naso” alla Zona Tortona Design Week a Milano

Se ti piace la creatività e vuoi vedere e sperimentare nuove idee, il Fuori Salone del Mobile della “Zona Tortona” è sicuramente una delle zone più interessanti da visitare. Come faccio ogni anno, ho dedicato un giorno a visitare una parte di questa area, con una precisa intenzione: “andare a naso”.
La prima scoperta che ho fatto, dentro agli spazi del Superstudio, è l’installazione della Hyundai, con musica e luce. Nessun profumo nell’aria, tranne quello dei presenti. Un contesto onirico che mi è piaciuto tanto, lasciandomi trasportare da queste suggestioni visive e musicali…secondo me meraviglioso.

Aromaterapia e Profumi alla Zona Tortona Design Week di Milano

Proseguo poi sempre “a naso” ed esploro i vari stand. Scopro delle installazioni interattive molto belle, come quella di “Cotto”, che ci restituisce grazie ai computer un’immagine di ognuno di noi con le ali. Olfattivamente sempre un grande “vuoto”, nel senso che nessuna di queste belle idee espositive mostra un pensiero olfattivo.

Arrivo allo stand della Thailandia. La signorina gentile ha davanti a sè un piatto di spezie (eheh) e due piatti cibari che una certa parte di persone che arrivano chiedono di assaggiare…senza comprendere che i piatti sono solo a scopo espositivo. Se avessero pensato a un catering sarebbe andato a ruba. E così finalmente odore di spezie, e foto che ricordano i mercati tradizionali…poco più in là, sento un profumo: mi guardo in giro per vedere se appartiene a una persona, ma no, stavolta c’è una timida presenza di un’azienda tailandese di profumi, e non mi stupisce che proprio in questo stand io abbia trovato delle suggestioni odorose…

Profumi e Spezie alla Zona Tortona Design Week di Milano

Mi rendo conto di quanta attenzione ci sia all’aspetto visivo, interattivo e “ambientale” delle esposizioni, lasciando come contesto olfattivo l’odore degli esseri umani con cappotti, giacche, magliette…finchè, nel pellegrinaggio, da lontano vedo dei flaconi e un distillatore…e lì capisco: lì c’è un collega! Mi avvicino, e incontro le due persone che si occupano di design olfattivo. Parliamo un pò, e una delle iniziative più simpatiche che propongono è creare delle miscele non solo pensando alle persone, quanto piuttosto pensando agli ambienti (mi fa sentire un odore di caffè che se l’avessero diffuso potevamo far credere a tutti che fossimo in una torrefazione). Per portare questo pensiero alle sue conseguenze estreme, per così dire, le due artiste propongono una mappa di milano per la quale hanno creato delle sinergie profumate, pensando quindi a una “Milano odorosa“.

Aromaterapia e Profumi alla Zona Tortona Design Week di Milano

Davanti a questa mappa di Milano dove al posto degli scarichi delle auto ci sono dei diffusori a ultrasuoni, per un attimo immagino il progetto realizzato, persone che camminano nelle strade con piacere invece che correndo, e che invece di scappare nel week end sui laghi o in Liguria, decidono di restare in città “perchè oggi in via Dante diffondono una miscela nuova” o “perchè stamattina a Brera andiamo a bere il caffè vicino alla stazione olfattiva che diffonde rosa e gelsomino”. Utopia?

Se ti incuriosisce l’aspetto olfattivo legato ai luoghi e agli ambienti visita questo link http://www.sensorymaps.com/

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La via dell’Incenso: la storia di una delle resine più usate dall’Antichità per il suo Aroma

Quando parliamo di Incenso, abbiamo davanti un intero orizzonte: non esiste soltanto una resina di Incenso, bensì molti tipi di Boswellia, e in realtà diversi tipi di Resine che hanno un legame con il Sacro e l’Antichità.

Uno degli incensi più pregiati è prodotto dalla Boswellia Sacra, proveniente dall‘Oman, che da sempre ne è il produttore per elezione, ed era punto di partenza di carovane che dovevano arrivare fino al Mediterraneo, e di scambi anche con India e Oriente. La Boswellia Sacra cresce anche in Somalia ed Etiopia, ma la via dell’Incenso della tradizione parte appunto dall’Oman; ci sono inoltre altri alberi di Boswellia che sono utilizzati per produrre l’Incenso, come Boswellia frereana, Boswellia rivae ecc…

Se pensiamo che all’epoca non ci fossero grandi scambi, ci sbagliamo: già prima della nascita di Cristo gli scambi internazionali esistevano, e coprivano anche distanze considerevoli attraverso territori difficili. Portare per esempio l’Incenso dall’Oman al Mediterraneo richiedeva il cammino in terre arse, in alcune aree anche con colline e rilievi, e il pagamento di “dogane” che erano imposte e che rendevano ricche le città sulla via carovaniera.

boswellia sacra e aromaterapia

 Boswellia Sacra, Oman, opera di Mauro Raffaelli

L’Incenso è da sempre collegato ai rituali, e non solo ai rituali sacri; gli imperatori, i faraoni, ne facevano un uso estensivo…

La Boswellia Sacra è una resina che viene raccolta dagli alberi, o per produzione spontanea, o dopo aver effettuato un’incisione sul tronco. L’olio essenziale viene distillato in corrente di vapore.

Il profilo olfattivo è variegato: una nota di limone, unita a una punta di freschezza e allo stesso tempo di una sensazione di “asciutto”, che a me personalmente restituiscono una sensazione di elevazione e di apertura verso l’alto, verso l’intuizione e l’ispirazione.

Corso di Aromaterapia e Profumeria naturale botanica

Questo olio essenziale è secondo me ottimo per la diffusione nell’ambiente, dove “eleva” lo spazio nel quale siamo immersi, lo pulisce (in senso energetico e fisico, questa essenza è antisettica), e lo considero ottimo anche nel massaggio, a dosi moderate, o per fare un bagno che sia antistress. Chiaramente è una componente di elezione dei Profumi, e la sua energia si collega perfettamente all’idea antica di “pro-fumo”, cioè di fumigazione attraverso la quale ci si eleva, e si porta verso l’alto la mente e il cuore.

Spesso in ambito profumiero i diversi Incensi vengono associati alle Spezie, con le quali formano sinergie accattivanti che danno carattere ai cosiddetti profumi “orientali”.

La tradizione riserva anche all’Incenso funzioni cosmetiche: l’olio essenziale è sicuramente cicatrizzante, e si può unire a una crema di base naturale per migliorare il tono della pelle.

Se ti piace l’Incenso, puoi visionare il sito sull’area del Dhofar che è tra i patrimoni sotto la tutela dell’Unesco.

Per altri spunti sull’Incenso, puoi leggere questo mio articolo sui vari tipi di Incenso e il loro uso; se ti piace la Cosmesi antica puoi leggere quello che ci racconta Ovidio in uno dei suoi testi…buona esplorazione!