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La magia degli Incontri di Profumeria Botanica a Orticola di Lombardia, a Milano

La magia di Orticola si è svelata anche quest’anno, con un inizio bagnato (una pioggia ininterrotta che ha reso il venerdì bagnatissimo e con fanghiglia in terra), un sabato ricchissimo di incontri ed esperienze, e una domenica ideale completamento.

Aromaterapia e Profumeria Botanica a Orticola Milano

Venerdì: pioveva a dirotto, al mattino lo Stand che mi ospitava era zuppo d’acqua e abbiamo dovuto rimediare come possibile…però avevo promesso che avrei tenuto l’incontro alle 14 e così ho fatto. Sei persone coraggiose si sono presentate, disponibili a prendersi un pò d’acqua, interessate, e con tanta voglia di imparare. Abbiamo parlato di oli essenziali, di qualità delle materie prime, di cosmetici naturali…di Grasse…e di come ci sia veramente bisogno di seguire una “via della Sostanza”, cioè della qualità assoluta delle materie prime, dell’autoproduzione anche in casa, e di come la creatività personale possa essere espressa attraverso il linguaggio olfattivo.

E’ stato bellissimo: ho sentito con forza che l’interesse e la passione possono superare qualsiasi inconveniente!

Corsi di Aromaterapia e Profumeria Botanica

Sabato: grazie al sole, e a una giornata con temperature ideali, ho potuto incontrare tantissime persone interessate all’Aromaterapia e alla Profumeria Botanica. Alcune si avvicinavano vedendo le boccette, chiedendo di annusarle, con interesse e apertura. Alle 14, quando ho tenuto l’incontro sulla Profumeria Botanica, c’erano tantissime persone, così tante che abbiamo deciso per l’anno prossimo di allestire uno spazio più adeguato ad accogliere gli appassionati di oli essenziali e profumi!

Mi è stato chiesto dove trovare l’Iris, questo fiore che viene distillato dalle radici, prezioso e raro; quale fosse una Rosa da scegliere per creare un profumo “soliflor”…

Corsi di Aromaterapia e Profumeria Botanica

Domenica: una folla si è riversata in Orticola…ho conosciuto persone sensibili e attente…una bellissima esperienza!

L’anno prossimo sarò presente nuovamente a Orticola e conto di avere a disposizione uno spazio un pò più ampio per poter accogliere gli appassionati di Profumeria Botanica…

A Milano i prossimi appuntamenti sono:

domenica 9 giugno, Corso di Aromaterapia e Autoproduzione di Tinture e Oleoliti con piante fresche; il corso si tiene in via Dezza 50 dalle 10 alle 17;

domenica 16 giugno, Corso di Aromaterapia e Profumeria Botanica “Crea il tuo Profumo“,  il corso si tiene in via Dezza 50 dalle 10 alle 17.

Per tutte le info sui corsi clicca sui links o scrivimi! E ci vediamo l’anno prossimo nuovamente a Orticola!

 

 

Gli unguenti e creme profumate dell’antichità: a scuola da Ovidio (43 a.C. – 17 d.C.)

“Prima sit in vobis morum tutela, puellae:
ingenio facies conciliante placet.”
“Per prima cosa, o donne, curate il vostro carattere: se
l’indole è gradevole piace anche l’aspetto.”
 

Così Ovidio parla agli inizi del suo testo più conosciuto per la cura della bellezza, il Medicamina Faciei Femineae, che ci permette di sbirciare un pò nei rimedi di bellezza dell’antichità. Scopriamo così l’uso di alcuni composti che oggi sembrano un pò strani, ma che modificati un pò, possono ancora essere interessanti. Ovidio parla in particolare di alcuni composti da spalmare sulla pelle del viso.

Unguenti e creme profumate dell'antichità, Ovidio Ewan Bellamy foto

Vediamone uno (le seguenti ricette sono degli adattamenti):

* prendi dell’orzo e delle fave (meglio ridotti in polvere), mischia il tutto con le uova, finchè viene una mistura amalgamata; fai seccare questa mistura e poi polverizzala (Ovidio dice “fallo macinare con la mola da un’asina lenta”).

Una volta ottenuta la polvere, setacciala, e uniscila al miele per ottenere un composto da usare come maschera per il viso.

Un’altra ricettina che Ovidio consiglia è questa:

* fai una mistura di finocchi, mirra e petali secchi di rosa; aggiungi incenso. Unisci il tutto a dell’acqua nella quale è stato lasciato macerare dell’orzo.

E’ interessante notare l’uso delle resine, in forma di polvere, e la rosa, da sempre amica della bellezza femminile. Oggi noi potremmo tradurre questa formula utilizzando al posto delle resine l’olio essenziale delle resine stesse, quindi olio essenziale di incenso e olio essenziale di mirra.

E’ da notare anche l’uso dell’orzo e dei legumi: l’orzo, con le sue proprietà antinfiammatorie, è utilizzato non solo nella nostra tradizione ma per esempio anche in quella ayurvedica come antipitta (e anche antikapha); e i legumi, tra i quali forse i ceci sono più conosciuti come rimedio cosmetico, per la cura della pelle come emollienti.

Questi composti così particolari erano di fatto per i romani quello che per noi oggi sono le creme; e vi era un largo uso anche di composti con oli vegetali, sia per la cura della pelle che per la profumeria. Anche i profumi dell’antichità non erano come quelli che abbiamo noi oggi; la loro base era l’olio vegetale, in genere olio di olive acerbe, o olio di sesamo, o di mandorle dolci.

Papaver rhoeas usi nei cosmetici antichi

Nella parte finale del testo troviamo questa indicazione:

“Vidi quae gelida madefacta papavera lympha
contereret, teneris illineretque genis”
 “Ho visto una donna che pestava, e applicava sulle tenere guance,
papaveri fatti macerare nell’acqua fredda”

che ci riporta agli usi tradizionali del Papaver rhoeas; questo bel fiore è rinfrescante e mucillaginoso, e probabilmente la donna che vide Ovidio stava usando una sua macerazione a freddo come emolliente e antinfiammatorio per il viso. Da provare 🙂 !

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