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Sensorialità e consapevolezza: scegliere percependo se stessi

Spesso mi viene chiesto come si fa a essere più presenti, più lucidi, più equilibrati. Ci sono molte risposte possibili, ma una risposta che può essere messa in pratica da subito è proprio questa: solo la consapevolezza del nostro corpo, il profondo contatto con la nostra fisicità, con quello che sentiamo muoversi dentro, può aiutarci a essere più lucidi nelle scelte e nelle azioni del quotidiano.

La consapevolezza non è un atto mentale. Questo può stupire, ma da quando si parla di intelligenza emotiva, e di varie forme di intelligenza, ci siamo abituati a capire che sì, noi pensiamo al cervello e alla mente, ma entrambi non sono “a se stanti”, bensì sono collegati con tutto il resto. Per capirci, la mente non “abita” solo nel cervello. La mente è il corpo intero e molto più, seguendo le filosofie e medicine antiche. Restando al mens sana in corpore sano: il nostro pensare è sempre fisico, e le emozioni possono aiutarci a capirlo. Anche i sentimenti.

Quando siamo nella rabbia, il corpo si scalda, sentiamo pulsare dentro, spingere qualcosa. Oppure nella paura, sentiamo contrazione, brividi, uno “shaker” interno. O nella tristezza, onde interne e il corpo che perde tonicità, che “affonda”. Sono sensazioni fisiche di stati emotivi. Così possiamo percepire anche la gioia, quel pulsare che diventa vitale e al centro del petto qualcosa si apre ed estende; la creatività e il flusso, che ci rende più leggeri e la vibrazione ora nel corpo è rigenerante. Noi sperimentiamo al di là delle teorie un laboratorio corporeo-emozionale-sentimentale ogni giorno. Noi siamo anche questo.

intelligenza emotiva corpo

Ed ecco infatti che Edward Bach in un momento di crisi di vita, che cosa fa, va nella Natura e “compone” dei rimedi vibrazionali, perchè sente e comprende che il corpo reagisce ad aspetti interiori e sottili, e può essere sostenuto fisicamente ed emotivamente in questo modo. Gli oli essenziali fanno questo in modo ancor più fisico (nel senso che sono composti da molecole estratte dalle piante) e quando sono scelti in linea con i bisogni della persona e sono di qualità, possono supportare il sistema corpo-mente-anima nel suo cammino su – e con – questa Terra.

Il profondo legame tra la nostra consapevolezza più profonda e il corpo va tenuto presente ogni volta che desideriamo più capacità di scelta, di selezione, di chiarezza, di leadership. Si parla in questa epoca di trasformazione e di crisi. Io userei la parola trasmutazione. Si tratta di attraversare stati emotivi, mentali, e ancestrali, sia personali che collettivi. Ed ecco che per fare questo abbiamo bisogno di nuove consapevolezze, e abbiamo bisogno del nostro corpo. Della nostra intelligenza emotiva e della nostra intelligenza ancestrale, fiduciosi che nel corpo ci sia il riflesso di una saggezza che va oltre molte delle teorie o convinzioni che abbiamo.

Quindi, se sei confuso, riparti dal corpo. Datti spazio per sentirti. E inizia a dare fiducia a questo sentire. All’inizio potrà essere difficile, ma verificherai presto che il tuo “sesto senso” è ben più intelligente di quanto crediamo. E se non riesci a sentirti, ecco, allora è tempo di ritornare all’ascolto del corpo, a fare pratiche sensoriali, a sperimentarti nei sensi, sia da solo che con altre persone, perchè la dimensione della socialità è fondamentale. Non solo perchè è bello e piacevole, ma anche perchè stai passo a passo ritrovando te stesso.

 

Olive, il fiore di Bach della Connessione spirituale con il Sè

L’Olivo è nella cultura italiana un compagno costante, in cucina come olio preferito e in genere considerato da un punto di vista alimentare. In realtà questo olio fa parte della storia del Mediterraneo non solo da un punto di vista alimentare, ma anche da un punto di vista simbolico e rituale.

Oggi ci occupiamo in particolare dell’aspetto simbolico, in quella che è stata l’interpretazione di Edward Bach, che ha scelto l’Olivo come uno dei suoi trentotto fiori per il benessere dell’Anima.
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Photo Credit: verseguru via Compfight cc

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Quando si parla del fiore di Bach Olive, spesso si fa riferimento al tema dell’esaurimento, che può essere fisico, mentale e energetico. Bach individua nell’Olivo un tramite d’aiuto per tutte le persone che arrivano all’esaurimento, per vie diverse. Esaurimento vuol dire aver finito le energie, ed essere arrivati ad una sorta di capolinea interiore (o esserci vicini), che richiede una rivalutazione delle proprie azioni e dei propri credo.

L’Olivo è da sempre simbolo di Luce, di Sole, di Cura. Bach probabilmente sceglie l’Olivo perchè pianta che da sempre parla di Unità e Connessione con il piano spirituale, individuando la mancanza di questa connessione come causa reale dei vari tipi di esaurimento. Quindi Olive ha il compito di sostenere l’essere umano non solo nel recupero delle forze, ma nella comprensione del perchè si sia giunti lì, e di come si possa riprendere la strada maestra, quella allineata con la propria anima.Che cosa porta verso un esaurimento delle risorse personali? Tale sfinimento è dato dalla mancanza di Connessione con la parte di sè più profonda, e quindi una persona con una tematica Olive fa molte cose ma poco in linea con se stessa;  così invece di avere energia in modo costante (e solo eventualmente una stanchezza naturale), la persona si stanca e si disperde con facilità.

E’ proprio la dispersione di sè che origina questo stato di stanchezza pesante, e l’energia e le risorse autentiche possono essere recuperate solo seguendo nuovamente la propria strada interiore, facendo delle scelte e mantenendo maggiore centralità interiore.In presenza di una stanchezza intensa spesso si pensa a prendere dei ricostituenti, o degli stimolanti. Sebbene in parte questo abbia senso, Bach ci porta verso la risoluzione autentica, quindi non tanto a rimedi del momento, quanto a un rimedio di base che sostenga la persona a ritornare in connessione con se stessa e a trovare una via spirituale che possa permetterle di non ricadere in uno stato di esaurimento come quello vissuto, e di trovare le forze per superare il momento che sta vivendo.

I rimedi proposti da Bach hanno come presupposto che la vita individuale non sia casuale, ma sia parte di un Tutto del quale facciamo costantemente parte. Questo significa che ognuno di noi è parte di questa Unità, e all’interno di questa Rete della Vita compiamo le nostre scelte. Tali scelte possono essere ispirate da una connessione con la propria anima oppure a volte da schemi mentali ed emozionali. Nello stato Olive la persona ha seguito una strada che era poco connessa con sè, e che l’ha portata verso un “muro” che l’aiuterà a guardarsi dentro, a comprendere dove si trova la vera fonte e da lì procedere per una nuova Strada. L’Ulivo, pianta sacra mediterranea viene scelta da Bach per questo grande compito; aiutare la coscienza della persona a vedere il significato di ciò che accade, e comprendere che la via di uscita è spirituale, cioè richiede un ascolto interiore e una connessione con il proprio Sè.