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la leggerezza del profumo di mandarino

[English version of the article – The relaxing scent of Tangerine]

Agrume che non può mancare sulle nostre tavole nel periodo invernale, il Mandarino (Citrus reticulata) è piacevole sia al gusto che all’olfatto.

Forse non tutti sanno che il Mandarino è considerato uno dei tre agrumi dai quali si sono originati tutti gli altri; è originario del Sud-est asiatico.

L’essenza viene estratta per spremitura delle bucce; otteniamo così un liquido dal profumo intenso e con note floreali.

Il suo olio essenziale può essere usato in particolare per profumare i nostri ambienti (salotto, camera da letto) e restituire così un senso di serenità e luminosità alla nostra casa; nel suo profumo si possono riconoscere note floreali, talvolta verdi. Diffuso nell’ambiente dona una sensazione di benessere e leggerezza; ottimo per momenti nei quali si ha bisogno di un antistress piacevole.

E’ possibile aggiungere una goccia di olio essenziale di Camomilla Romana in diffusione, per ottenere un profondo senso di distensione. Sentiremo a quel punto la differenza tra il profumo della Camomilla. profondo, erbaceo, e quello del Mandarino, leggero e volatile. Per questo nel diffusore possiamo mettere 4-5 gocce di Mandarino e una goccia di Camomilla, che ne costituirà uno sfondo tutto relax.

un profumo selvatico: il finocchietto

[English version of the article – A wild perfume, Fennel]

Il finocchietto selvatico si trova facilmente negli incolti, nelle aree nelle quali il passaggio umano è meno presente. Pianta che può arrivare ai due metri di altezza, è caratterizzata da sommità fiorite giallo-verdastre e semi ovali e striati.

Nella pratica erboristica le parti più usate sono i semi, che bevuti in infusione aiutano in caso di problemi digestivi, con proprietà carminative e eupeptiche; sono utili anche in caso di dolori mestruali. Sempre ai semi sono riconosciute proprietà galattogene.

Il profumo del finocchietto selvatico ricorda quello dell’anice, con una nota penetrante e balsamica che apre il respiro e rilassa la parte addominale. Allo stesso tempo, in particolare l’olio essenziale se respirato a piccole dosi può risultare tonificante e stimolante.

Qual è il supporto che può darci il finocchietto selvatico da un punto di vista emozionale? Potremmo dire che questa pianta ha uno spirito selvaggio e non particolarmente socievole (se ne sta benissimo da sola su terreni difficili e ad alte temperature). E’ una pianta che porta calore, un calore che ci parla della nostra forza interiore, della capacità di essere noi stessi. Il suo fiore compie un gesto di apertura (è composto di ombrelle con raggi) e questo a volte mi ricorda quanto sia importante restare aperti all’incontro con le persone, gli animali e i luoghi, con i quali siamo intrinsecamente relazionati, mentre scegliamo una nostra posizione personale.

Da un punto di vista fisico, i costituenti principali dell’olio essenziale di finocchietto selvatico sono il trans-anetolo, chetoni e cumarine. Per questo risulta particolarmente efficace come simil-estrogenico, galattogeno, antispasmodico e carminativo.

Una goccia in un poco d’olio o di crema spalmata sull’addome può aiutare in caso di ciclo mestruale doloroso o poco presente così come in caso di flatulenza e spasmi addominali.

Non è da utilizzare durante la gravidanza e con molta cautela per bambini piccoli (dal mio punto di vista per i bimbi sono da preferirsi creme già dosate in modo da non sbagliare con le quantità).