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Profumi antichi e contemporanei: la giornata dedicata ai profumi all’Università della Calabria nel 2024

Il mondo dei profumi è un universo affascinante, dove storia, scienza e arte si intrecciano. Lo scorso 7 giugno 2024 ho avuto il piacere di partecipare come relatore alla giornata laboratoriale “Tra antico e moderno. Giornata laboratoriale sui profumi”, organizzata dalla Cattedra di Storia Greca dell’Università della Calabria. L’evento, ospitato nell’accogliente cornice dell’aula Burgarella a Rende (Cosenza), ha offerto ai partecipanti un’esperienza unica, un viaggio sensoriale tra passato e presente.

elena cobez profumeria botanica profumi del vino unical 2024

La giornata si è aperta con quattro laboratori tematici, tenuti da quattro professionisti del settore – io ho facilitato quelli di Profumeria botanica.

Abbiamo avuto l’opportunità di esplorare il mondo dei profumi da una prospettiva antica, moderna e contemporanea. I laboratori pratici sono stati particolarmente coinvolgenti, con contenuti teorici e pratici. Al pomeriggio grazie ad alcuni interventi sul tema dei profumi sia in ambito cosmetico che alimentare abbiamo esplorato tante “declinazioni” dell’universo sensoriale olfattivo.

giornata laboratorio sui profumi all'unical elena cobez 2024

nel regno di narciso – il mito e il profumo

“Nel regno di Narciso” è il lavoro più recente del prof. Giuseppe Squillace, che da anni si occupa della storia della profumeria antica. Raccogliendo informazioni e dati interessanti negli anni, tra le quali l’esistenza di un profumo al Narciso del quale parla soltanto Plinio Il Vecchio. il prof. Squillace ha confezionato una proposta editoriale che è stata accolta dalla casa editrice Carocci.

Il libro è pieno di curiosità ed è interdisciplinare; è diviso in quattro parti con una appendice documentaria e fotografica. Una vera passeggiata in diverse discipline che traccia un itinerario nel mito che va dalle Metamorfosi di Ovidio al Dorian Gray di Oscar Wilde

Il tema simbolico di Narciso è la chiusura in sè che determina sia la disperazione di chi si innamora di lui (donna o uomo) sia il suo destino infelice: chiudendosi in sè, si spegne, vittima di una illusione che lo fa innamorare di se stesso.

Dopo la morte, nel mito Narciso diventa un fiore, che provoca stordimento. Il bulbo del Narciso è tossico mentre il fiore si mostra delicato e innocente, ed è uno dei primi fiori che esce dopo l’inverno.

I Greci conoscevano il Narciso come pianta – viene citato dagli Inni omerici, in particolare in quello a Demetra e scuola Ippocratica ne conosceva le proprietà. Il mito antico nasce successivamente, in epoca ellenistica e prosegue con Conone e Ovidio che lo narrano nella forma più completa.

La radice di Narciso significa “fare addormentare”, “togliere la lucidità”. Ricordiamo che Persefone viene rapita mentre raccoglie Narcisi.

Il concetto di Narcisismo in psicologia nasce nell’800, e poi viene ripreso da Freud e altri autori. Normalmente definiamo “narcisista” una persona che si prende particolarmente cura di se stesso e che fa della sua persona il principale fulcro di interesse – in realtà vi è un altro modo di intendere questo modo di porsi, che ha radice nel mito: narcisista è sì chi si prende cura della propria immagine, ma lo fa basandosi su una “perdita del sè”, una chiusura in sè che risulta essere una esagerazione e un atteggiamento controproducente, perchè “non vede altro che se stesso”.

Molti sono i profumi che hanno tratto ispirazione dal profumo di Narciso: Narcisse Noir di Caron per esempio ne è una versione storica. In profumeria viene utilizzata anche l’essenza di Narciso, propriamente una assoluta, estratta dai fiori, che è una materia rara e dai costi elevati.

Il fiore di Narciso ci invita a trovare quell’equilibrio tra cura di noi stessi e relazione con gli altri, ricordandoci che in una estrema chiusura in se stessi segue sempre l’inaridimento. Questo fiore sembra ricordarci che la vita è un continuo scambio e interscambio generativo, che ne costituisce il flusso vitale e del quale siamo tutti partecipi.