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Diwali, la festa della luce

[English version of the article : Diwali, festival of lights]

Mentre da noi l’autunno arriva con le sue calde tonalità, in India si prepara una festa che porta con sé la luce, la speranza e la gioia: Diwali, la festa delle luci. Immagina strade illuminate da migliaia di piccole fiammelle, case decorate con colori vivaci e rangoli, i tradizionali disegni di polvere colorata che accolgono la fortuna e la prosperità.

Nell’aria si diffonde il profumo inebriante di incenso e di dolci speziati, mentre le famiglie si riuniscono per celebrare la vittoria del bene sul male, della luce sull’oscurità. Questa festa ha il suo culmine tra il 31 ottobre e il primo novembre nel 2024; dura in realtà cinque giorni e il primo giorno è il 29 ottobre, con la festività di Dhanteras, che festeggia anche Dhanvantari (Dhanvantari Jayanti), la divinità che nel mito dona l’Ayurveda.

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Diwali è un momento magico, un’occasione per riflettere, per lasciar andare il passato e accogliere il futuro con rinnovata speranza. È un momento di condivisione, di abbondanza e di gratitudine. E per rendere questo Diwali ancora più speciale, perché non lasciarti avvolgere dalla magia degli oli essenziali?

Ho pensato in particolare a due oli essenziali:

Arancio dolce: con il suo profumo fresco, solare e gioioso, l’olio essenziale di arancio dolce porta allegria e positività, allontanando le energie negative e favorendo la convivialità. Puoi aggiungerne qualche goccia al tuo diffusore per creare un’atmosfera festosa, oppure utilizzarlo per profumare i tuoi dolci.

Neroli: estratto dai fiori d’arancio, l’olio essenziale di Neroli possiede un aroma delicato e floreale che infonde calma e serenità, allontanando ansia e preoccupazioni. È perfetto per creare un’atmosfera di pace e armonia durante le celebrazioni di Diwali. Puoi diffondere qualche goccia di Neroli nella tua casa, o aggiungerlo all’acqua del bagno (versandone una goccia in un cucchiaio di sale grosso) per un momento di puro relax, o ancora utilizzarlo per creare un olio da massaggio per il corpo.

La luce di Diwali è una luce di raccoglimento, gioia, e pienezza. Che le fiammelle di Diwali illuminino non solo la tua casa, ma anche il tuo cammino!

profumo di vetiver – radici e interiorità

[English version of the article – Vetiver scent, roots and inner life]

Il Vetiver è una pianta conosciuta per le sue radici, e la sua capacità di svilupparsi sia in altezza che profondità la rende, da un punto di vista simbolico, particolarmente interessante.

Allo stesso tempo, è una piante promettente anche in agricoltura e nella cura dei terreni. E’ capace di consolidare il suolo, con radici che possono raggiungere i 4 o 5 metri di profondità; resiste bene alle basse ed alte temperature e sul suo uso ormai ci sono ricerche estese.

Da un punto di vista aromaterapico sappiamo che l’olio essenziale di Vetiver (Chrysopogon zizanoides) ha proprietà antinfiammatorie, stimola la circolazione e il sistema immunitario. In alcune culture questa pianta è anche utilizzata come profumo afrodisiaco.

Copyright © 2005 David Monniaux – Own work, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=297794

Potremmo definirla una pianta chiave, considerando che può esserci utile sia d’estate, per un massaggio alle gambe se le sentiamo stanche e appesantite, così come d’inverno, se necessitiamo di una “spinta in più”, facendo magari un pediluvio tiepido. Oppure potremmo ricordarci di alcuni usi tradizionali in India, dove con il Vetiver si fanno anche tende che spargono il loro profumo quando mosse dal vento, o ventagli.

Annusandolo, si percepisce un profumo profondo, con note scure, di affumicato. Al naso arrivano anche note verdi, e a seconda della provenienza (dall’isola Reunion, o dall’India, da Haiti, o dalla Cina, ecc.) si presentano sfumature diverse, che possono andare da note vegetali fini a note profonde, di bruciato. Questo olio olfattivamente matura nel tempo, e quindi può essere interessante annusare un olio essenziale di Vetiver anche dopo molto tempo dall’acquisto (ricordiamo che Guerlain dedicò un profumo, “Vetiver”, alle suggestioni ricevute da questa pianta).

Uno degli aspetti più interessanti è quello legato all’uso emozionale e simbolico del Vetiver: potremmo dire che è un olio essenziale da “radicamento”, laddove per radicamento non intendo stare lì dove siamo, quanto piuttosto ascoltare la nostra voce interiore per capire dove siamo rispetto a noi stessi, e seguire quella voce nella nostre scelte.

La profondità delle radici di Vetiver ci indica la nostra capacità di consolidare le nostre intuizioni, e di ricevere informazioni e nutrimento dalla nostra “terra interiore”. Allo stesso tempo, osserviamo che il Vetiver non è una pianta solitaria, e quindi l’invito non è a isolarsi, quanto a fare presa a quella parte di noi stessi che ci nutre e sa di che cosa abbiamo bisogno.