Oggi parliamo dell’olio essenziale di Tea tree, o tea tree oil. Alcuni scrivono tea three oil colti dal gioco di parole del nome stesso, ma il nome corretto è albero del tè, quindi tea tree oil.
Nella foto vedete un fiume di olio essenziale di tea tree. E’ un fenomeno naturale che accade in Australia, dove sull’isola di Fraser un fiume attraversa i boschi di tea tree e ne scioglie l’olio essenziale facendolo diventare un vero fiume terapeutico (farci il bagno dentro penso potrebbe far passare parecchi malanni, e gli aborigeni per quanto ne so utilizzavano questo metodo per guarire da tante malattie).
Noi conosciamo maggiormente il tea tree oil per le sue innumerevoli proprietà antibatteriche e antisettiche, tanto da essere rinomato per l’uso che se ne può fare per l’acne e i brufoli.
L’odore dell’olio essenziale di tea tree deve piacere, è intenso, terroso, ad alcuni piace molto e ad altri risulta insopportabile. Le sue potenzialità sono notevoli ed è possibile aggiungerne una o due gocce anche nel massaggio ayurvedico, perchè stimola il sistema immunitario e quindi possiamo usarlo come rigenerante e migliorativo del terreno.
L’olio essenziale di tea tree, due gocce in un bicchiere d’acqua, può essere usato come colluttorio in caso di stomatiti, afte, gengiviti, ascessi dentari, e combatte bene le infezioni in generale. Può essere usato come lavanda in caso di candida e cistiti. Nel massaggio ayurvedico possiamo utilizzarlo in caso di astenia, squilibri del Vata dosha e del Kapha dosha, sempre a bassi dosaggi nell’olio da massaggio.
Due oli essenziali con proprietà affini (ma non identiche) sono l’olio essenziale di Cajeput e l’olio essenziale di Niaouli. Altri cuginetti sono l’olio essenziale di Mandravasarotra e l’olio essenziale di Ravintsara, tutti con proprie caratteristiche specifiche, ma condividono il potere di stimolare il sistema immunitario e di avere una grande capacità antibatterica e antivirale. Ne parleremo ancora!