Avvicinarsi a Leonardo da Vinci fa un poco tremare. Osservando i suoi disegni, le sue opere, si percepisce qualcosa che va oltre l’ordinario, e che allo stesso tempo trova la capacità di realizzare opere di continuo, nel mondo. Opere ingegneristiche, opere artistiche, opere…olfattive. Domenica 10 novembre ci vediamo presso l’ Agriturismo Juna di Maddalena Giuffrida per un pomeriggio dedicato alla storia della profumeria, passando dal mistero del Nardo portato da Maria Maddalena fino agli spunti olfattivi offerti da Leonardo e dal periodo rinascimentale. Sarà una viaggio sensoriale, un viaggio dentro e fuori di noi, attraversando la meraviglia e il benessere che le piante e il loro profumo ci portano “da sempre”. Qui mi vedete col naso all’insù
🙂 mentre guardo la Sala delle Asse, presso il Castello Sforzesco a Milano. Una Sala affrescata da Leonardo, nella quale si vede la bellezza e il disegno di questo “magistro” nell’immaginare e riprodurre una intera volta di alberi di gelso. Leonardo osservava, intuiva, esprimeva spesso ciò che non riusciamo a cogliere. A domenica con L’Energia dei Luoghi!
Quali sono gli oli essenziali di cui parla la Bibbia?
A dire la verità sono parecchi, e fra tutti possiamo ricordare la cannella, l”incenso, il galbano, il labdano, il nardo, la mirra, lo storace.
I profumi antichi ci mostrano quanto a quel tempo vi fossero fiorenti commerci. Per esempio il Nardo giungeva dalla regione Himalayana…cosa che ci ricorda quanto vi fossero scambi e commerci già all’epoca. Ovviamente il fatto che girassero le merci significa che giravano anche le informazioni, ed è risaputo che medici di diverse formazioni si scambiavano volentieri ricette e modalità di intervento.
“10 Essa diede al re centoventi talenti d’oro, aromi in gran quantità e pietre preziose. Non arrivarono mai tanti aromi quanti ne portò la regina di Saba a Salomone.” 1Re 10,10
“34 Il Signore disse a Mosè: «Procùrati balsami: storàce, ònice, galbano come balsami e incenso puro: il tutto in parti uguali. 35 Farai con essi un profumo da bruciare, una composizione aromatica secondo l’arte del profumiere, salata, pura e santa.” Esodo, 30,34
La testimonianza biblica ci permette di capire da quanto tempo (millenni) gli oli essenziali siano una parte della cultura di ogni dove.
Sempre a proposito del Nardo, che sarà molto apprezzato anche dai Romani, Plinio il Vecchio dice (Naturalis Historia, libro 12,26):” Il nardo è un arbusto dalla radice pesante e grossa, ma corta, nera e fragile, benché sia oleosa” e “Ne esiste un altro tipo che cresce vicino al Gange, ma non è apprezzato” e “Il nardo è adulterato con una specie di pianta chiamata “pseudo-nardo”.
L’altra resina usata era la mirra, che ha un odore caldo, aromatico e un poco pungente; la mirra la utilizziamo oggi per calmare e come antisettico ma all’epoca i preparativi per una donna da portare al re:
“sei mesi per profumarsi con olio di mirra e sei mesi con aromi e altri cosmetici usati dalle donne” – Esther, 2,12
Il mondo antico dunque è un mondo profumato, ricco di aromi seducenti. Aromi che oggi grazie all’aromaterapia e all’uso corretto degli oli essenziali possiamo conoscere e usare ancora, sia per una diffusione atmosferica in casa che nei trattamenti.
In breve possiamo ricordare che da un punto di vista pratico:
l’olio essenziale di nardo è un calmante potente, e che ha attività flebotonica (adatto per chi ha le gambe stanche, gonfie). Può essere usato anche in caso di insufficienza ovarica;
l’olio essenziale di incenso è un cicatrizzante, e risulta utile come immunostimolante e in caso di depressione;
l’olio essenziale di mirraè un cicatrizzante, antinfiammatorio, antisettico e antivirale.
A presto per altri articoli su questi antichi profumi!