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Olfatto come via per una educazione all’ascolto

Mentre scrivo questo articolo sto annusando l’essenza di Balsamo del Perù, che in questo momento mi parla di calore, conciliazione, di casa e di famiglia. Il suo profumo che ricorda il rhum, con note vellutate e che sanno di carezze morbide e lente, mi restituisce una profonda sensazione di benessere. Il mio corpo si rilassa, il respiro si amplia e prende un ritmo quieto e sereno. Questo benessere parla di fiducia, e emergono interiormente immagini e sensazioni.

Lo spazio creato da questa olfazione è spazio per me, per la mia consapevolezza. E’ uno spazio che appena recuperato, mi fa sentire il mio bisogno di riposo e allo stesso tempo mi predispone all’incontro con l’altro. Sperimento ancora una volta che quando siamo riposati e ci sentiamo bene, anche facendo gesti “minimi”, si apre lo spazio dell’incontro all’altro.

La pratica dell’ascolto olfattivo può darci tutto questo. In mezzo al caos, alla quotidianità, al far fronte a impegni e situazioni, regalarsi degli spazi di ascolto sensoriale può essere una pratica di meditazione, e anche più semplicemente, una pratica di rilassamento e di contatto con se stessi.

Parte della nostra stanchezza e difficoltà nelle varie situazioni di vita proviene anche dal fatto che non ci diamo il tempo-spazio di ascoltare le risposte profonde che emergono dal nostro corpo. E allora concediamoci questo spazio, anche perchè spesso il corpo poi ci “pensa lui”.

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Se amiamo profumi e aromi, concediamoci per esempio qualche minuto al giorno facendo un semplice esercizio di olfazione. Scegliamo un olio essenziale. Annusiamolo e diamoci il tempo, a occhi chiusi, di sentire che effetto ha nel nostro corpo. Annusandolo, che parte del nostro corpo si attiva? Ci fa respirare meglio? Ci rende più rilassati, o tonici? Diamoci questo tempo di benessere. Recuperiamo questo enorme potenziale che ha l’olfatto, che è un ponte diretto verso le emozioni l’umore, il corpo, la memoria. Recuperiamo uno spazio-tempo sensoriale per allenare la nostra consapevolezza (passando dal corpo).

Oggi porto con me questa olfazione di Balsamo del Perù…sono curiosa di sentire come influenzerà la mia giornata. Il primo effetto già lo sento. Mentre scrivo questo pagina, sul mio volto è nato un sorriso.

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[Il Balsamo del Perù (Myroxylon balsamum var. pereirae), balsamo che si estrae in Centro e Sud America, ha proprietà antibatteriche, anticatarrali, cicatrizzanti. Per eventuale applicazione cutanea va portata attenzione, può avere effetti allergizzanti – sensibilizzanti].

Equinozio di Primavera e Aromaterapia: il Capodanno zodiacale

Il ciclo degli Equinozi e dei Solstizi ci aiuta a focalizzarci sulla ciclicità del tempo, che è uno degli elementi portanti dello studio della Natura, e quindi anche dell’Aromaterapia. La passione per le piante aromatiche e le loro essenze ci porta verso una osservazione dei cicli naturali, e di che cosa sia la Natura veramente.

In Aromaterapia utilizziamo essenze nelle boccette, ma le boccette sono un punto lungo un percorso: prima, ci sono i campi coltivati, gli agricoltori, i distillatori…chi imbottiglia, chi distribuisce…chi prepara le boccette. Da qui in poi ci siamo noi: cioè tutte le persone che usano gli oli essenziali, per profumare la casa, per sentirsi meglio, o nel caso dell’aromaterapia clinica, per risolvere problemi anche fisici più o meno importanti.

Equinozi e solstizi sono momenti solari: cioè si riferiscono al moto (apparente) del Sole. Vi sono poi i cicli lunari, altrettanto importanti, che ci insegnano ad apprezzare un tempo se vogliamo più quotidiano. Regolano il mese, e regolano fortemente l’elemento acqua. Maree dei mari e maree interiori.

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J. W. Waterhouse

Ed eccoci quindi all’equinozio di Primavera. Un momento di “equità” come sembra suggerire la parola stessa. Equità nel senso di regolazione: qualcosa va, qualcosa viene. Qualcosa viene elevato, qualcosa viene abbassato. Qualcosa non mi serve più. Qualcosa mi viene donato. Come porci nelle migliori condizioni per questo passaggio così importante?

Molto ci sarebbe da dire. Questo equinozio cade anche nel “capodanno zodiacale”, ossia nel finire del segno dei Pesci e nell’inizio del segno dell’Ariete. La sensazione è di completamento, di portare a termine; e allo stesso tempo di inizio, di nuovi germogli che spuntano. Ecco quindi un momento dell’anno in cui molto se ne va, e molto se ne viene. Tutto in modo abbastanza contemporaneo, perchè i cicli non accadono appunto un giorno solo, ma in realtà “danno forma” a interi periodi. E noi navighiamo in questo mare senza spesso rendercene conto.

Per chi soffre i momenti di passaggio, è sempre da prendere in considerazione il fiore di Bach Walnut. La noce che aiuta a stare dentro di sè, e a trovare quel filo interiore quando tutto il resto sembra rimesso in gioco. Per chi ha molta difficoltà con il lasciar andare, anche Rock water è di aiuto.

E i nostri aromi? Nei momenti in cui sentiamo fortemente un senso di passaggio, una essenza particolarmente di sollievo secondo me è il Lime (Citrus aurantifolia). Con un profilo olfattivo chiaro, limpido, frizzante e terso, questa essenza ci aiuta a vedere la strada con una certa leggerezza. Ottimo per sentirsi meglio anche quando fuori c’è “brutto tempo”, quando abbiamo bisogno di luce in tutti i sensi.

E poi, nei periodi di cambiamento, si ha anche bisogno di sentirsi di nuovo la terra sotto i piedi. Per questo la cara essenza di Mirra può aiutare, con una forza ancestrale che aiuta a sentire che anche questa volta possiamo farcela. Profonda, calda, e ampia, la Mirra ci può aiutare a riconoscere una terra interiore che non è solo quella di oggi ma “di sempre”. Nel mio sentire questa essenza parla di tradizione e di generazioni, di qualcosa che va oltre la vita singola.

Ed eccoci quindi al nostro Equinozio: lasciar andare quello che se ne vuole andare, e lasciar entrare quello che vuole arrivare. Molto importanti entrambe le polarità: in genere siamo più bravi in una delle due. Per questo può esserci bisogno di un percorso personale, ma come esercizio rapido da fare “qui e ora”, possiamo chiederci quali sono tre cose che in questo momento non ci servono più. E quali sono tre cose che ci piacerebbe entrassero nella nostra vita. Poi osserviamo, e restiamo in ascolto di ciò che la vita ci porta.