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La Via del Benessere è una Via interiore che si prende cura della Terra che ci ospita

Noi siamo immersi in un campo sottile, energetico, del quale non siamo consapevoli normalmente. Questo campo interconnesso, esiste da sempre, e lo possiamo vedere in azione in Natura sia nel regno animale che nel regno vegetale.

Lo studio degli Oli essenziali e delle piante dai quali provengono ci permette di comprendere ancora meglio tutto ciò, e di comprendere ancora un aspetto ulteriore: il nostro Benessere origina da noi stessi e ha come diretta conseguenza il prenderci cura proprio del regno naturale, nel quale siamo immersi e del quale facciamo parte.

Se ti dicessi che tu non sei una persona sola e separata – ma che invece sei una persona che è parte interconnessa di una coscienza collettiva, e puoi essere sostenuta dagli altri esseri viventi (di ogni specie) e che l’uso delle sostanze naturali è uno di questi supporti disponibili?

Oli essenziali e Aromaterapia

La Terra è ciò da cui proveniamo, tutti, ed è il nostro contenitore (la “madre”), ed essa è per noi fondamentale – per il nostro Benessere è assolutamente essenziale. Anche se molti di noi hanno compreso questo, forse non capiamo fino a che punto sia reale: usare gli Oli essenziali, i fiori di Bach, gli estratti naturali, è a tutti gli effetti cercare un Benessere che è dovuto non solo alla naturalità delle sostanze che usiamo, ma anche alla loro “intelligenza sottile” che parla al nostro corpo e alla nostra anima. Fra noi e gli altri esseri viventi (intendo anche i vegetali) ci può essere uno scambio non solo di proprietà riconosciute fisicamente, ma anche di sostanze sottili delle quali ci nutriamo allo stesso modo.

Così come Masaru Emoto ha dimostrato che una parola come “amore” crea nell’acqua una forma armonica, e altre parole negative invece creano forme disgregate, possiamo capire quanto una sostanza, una crema, un unguento fatti con amore, attenzione e cura abbiano un potenziale di Benessere molto maggiore di qualsiasi prodotto fatto su logiche diverse.

Che senso ha una Cosmesi naturale olistica? Ha un senso che va molto oltre quello che vediamo. Qui si tratta di comprendere perchè i segni della pelle, del volto, del corpo siano un linguaggio che sta cercando di parlarci frutto di squilibri che possono essere pian piano riportati a armonia, o equilibri che si possono mantenere e consolidare. Per fare questo, abbiamo bisogno di una comprensione profonda, organica delle sostanze che possiamo utilizzare (dagli Oli vegetali, agli Oli essenziali, ai fiori di Bach).

Fare Aromaterapia oggi non significa solo usare boccette di essenze e riempirsi la casa di flaconi (succede anche questo…!). Fare Aromaterapia oggi significa prendersi cura e comprendere tutta la filiera produttiva di un olio essenziale (dal campo, alla distillazione, all’uso dell’Olio essenziale e dell’Idrolato, alla preparazione di Creme, Unguenti, Profumi). Significa guardare alle piante e iniziare a comprenderne i messaggi sottili e gli aspetti simbolici. Significa rendersi conto che la nostra esistenza ha molti più piani di quello che pensiamo, e che se quei piani sottili non vengono nutriti possiamo avere tutto il cibo e le risorse materiali che vogliamo, ma ci sentiremo sempre stanchi, demotivati, o ansiosi…o arrabbiati.

Corso di Aromaterapia e Psicoaromaterapia

Fare Aromaterapia oggi richiede la comprensione che in questo campo unificato che è la Terra e il Cosmo, noi siamo una parte non casuale, e che ognuno di noi può trovare il suo pezzo di puzzle interiore per capire dove collocarsi nella Rete della Vita. Gli Oli essenziali ci insegnano cosa vuol dire Sinergia, cosa sia il piacere, la soddisfazione, la pienezza…l’Olfatto può essere il nostro maestro su una Via di Chiarezza e Autocoscienza.

Fare Aromaterapia oggi è iniziare una strada di Autocoscienza. Siamo in un momento di grande cambiamento e questo cambiamento richiede di vedere le cose in modo allargato e consapevole. Gli Oli essenziali sono lì anche per questo, sono compagni di vita da conoscere perchè ci cambiano e migliorano la vita davvero.

Il tuo Benessere è fondamentale, non solo per te che leggi, ma anche per le persone che ti stanno accanto. Se ti senti meglio, si sentono meglio anche le persone che hai vicino, e anche quelle più lontane. Prendiamoci la responsabilità del nostro Benessere, come atto di vera generosità verso tutte le persone che ci vogliono bene. E risvegliamoci finalmente alla comprensione che siamo parte di un Tutto che di continuo ci parla attraverso le sue molte espressioni…!

 

I Profumi nell’Antica Roma: la testimonianza di Plinio il Vecchio sulla Composizione dei Profumi nell’Antichità

Plinio il Vecchio ci racconta nella sua Storia Naturale molti particolari sugli usi della Profumeria antica, e in particolare quella di Roma e del bacino Mediterraneo.

Plinio racconta: “Non saprei dire facilmente quando sia penetrato per la prima volta a Roma l’uso del profumo. Certo è che, debellati il re Antioco e l’Asia, nell’anno 189 a.C. i censori P.L. Crasso e L.G. Cesare promulgarono un editto che vietava a chiunque di vendere profumi esotici. Eppure qualcuno ormai, per Ercole, li mischia anche alle bevande, e il loro aspro aroma è tenuto in così grande considerazione che il corpo trae piacere dall’abbondante odore sia all’interno che all’esterno”.

Vediamo quindi che nell’antica Roma l’uso dei Profumi era ampio e abbondante, e che il loro uso sul corpo era correlato anche al loro uso in cucina: ne avevo accennato in un mio precedente articolo riguardante le ricette dei vini profumati di Apicio.

Profumi antichi a Roma, uso del Cinabro

Cinabro, foto H.Zell – Wikipedia

E Plinio ci aiuta anche a capire che cosa fosse inteso all’epoca per Profumo: “due sono gli elementi utilizzati per la fabbricazione del profumo, il succo e l’essenza: il primo, in genere, consiste nei vari tipi di olio, la seconda negli odori; nell’un caso si parla di elementi astringenti, nell’altro di aromi. Un terzo elemento, connesso con questi, del quale molti non fanno menzione, è il colore; per produrlo si aggiungono cinabro e anchusa. Una spruzzata di sale ha la funzione di mantenere inalterata la natura dell’olio. Ai profumi cui sia stata aggiunta anchusa non si aggiunge sale. Si addizionano resina o gomma per fissare all’essenza l’aroma che, in caso contrario, rapidissimamente svanisce e si perde”.

Aryballos, contenitore per profumi antichi

Aryballos, foto Wikipedia

Ecco una descrizione completa della composizione di un Profumo dell’Antichità; odore, consistenza e…colore. Questo aspetto attualmente viene poco valutato, ma in effetti l’aspetto del colore, soprattutto utilizzando materie prime naturali, si pone, visto che quasi mai è possibile ottenere la trasparenza, e anzi, il colore potrebbe essere indotto utilizzando alcune essenze o addizionando il Profumo di sostanze tintorie.

Anche all’epoca c’era il problema della conservazione delle sostanze (un problema sentito molto di più che al giorno d’oggi!) e il sale rappresentava sicuramente una sostanza facilmente reperibile in grado di mantenere inalterate le qualità del prodotto per un periodo medio-lungo. Anche la presenza di resine e gomme dava stabilità alla creazione profumata, in modo naturale. Ancora oggi nei Profumi botanici utilizziamo le resine per dare consistenza e stabilità, e per fissare le sostanze olfattive più volatili.