[English version of the article – When the New Moon met Uranus in Aries]
Si era voltata. Guardava in estasi il Sole, voltando le spalle alla Terra. La Terra, immalinconita, si chiedeva perchè. Si sentiva un poco abbandonata dalla Luna, la sua amica da sempre. Ma stavolta la Luna sembrava veramente rapita dal Sole, e non c’era niente da fare. Così la Terra si ripiegò su se stessa, silente. Fece un sospiro, e da lontano sentì un richiamo.
Era un richiamo lontanissimo. Giungeva con una eco, come se quella voce arrivasse da distanze difficili da misurare. Però si sentiva. La Terra si guardò intorno, cercò l’origine di quella voce. E laggiù, lontano, lo riconobbe. Il pianeta Urano si stava rivolgendo proprio a lei, e sembrava parlottasse anche con la Luna. Sembrava avere anche qualche piccola discussione col Sole. Insomma, Urano aveva qualcosa da dire a tutti.
Urano, forza del Cielo, forza innovativa e ispiratore di cambiamenti sostanziali e spesso sottili, mentre passeggiava in Ariete, si accorse che da quelle parti circolavano sia il Sole che la Luna. Non solo, ma la Luna in quel momento sembrava così rapita dal Sole. “Non ci siamo”, pensò Urano. Così iniziò con la Luna, e le disse “Vedi che questo tuo rapimento serva a qualcosa, capito?”. La Luna si rivegliò di soprassalto, tanto era assorbita dalla vista del Sole. “Va bene, va bene…” gli rispose. Il Sole preferì non intervenire, si sentiva bruciare già abbastanza.
Urano poi si rivolse alla Terra. La Terra lo guardò, e gli oceani si mossero un poco, quasi le si arrossassero le guance. Si sentiva piccola, non sapeva bene come comportarsi.
Questo essere così distante, così consapevole, così potente l’aveva sempre un poco sconcertata. Ne percepiva la forza, la capacità di cambiare e rigenerare gli aspetti più sottili di sè. Mercurio, quando lo incontrava, si divertiva da matti. Ma per lei, ecco, non era così semplice.
Urano disse a sua figlia Venere – “Venere, occupatene tu, capito?” Dal cielo arrivò uno scintillìo più forte, e il pianeta Venere si fece vedere come non mai. “Va bene, padre, lo farò”. La Terra fece un sospiro di sollievo, Urano era fin troppo per lei. Venere, dalla costellazione del Toro, fece una carezza alla Terra. Le disse “Abbi fiducia in te, respira. Abbi cura di te. Non ti preoccupare, la Luna presto tornerà da te e ti racconterà cosa ha visto nello sguardo del Sole”. Si mossero le fronde delle foreste: pini, abeti, tutte le conifere emisero un lungo respiro profumato di resina.