Se ti piace la creatività e vuoi vedere e sperimentare nuove idee, il Fuori Salone del Mobile della “Zona Tortona” è sicuramente una delle zone più interessanti da visitare. Come faccio ogni anno, ho dedicato un giorno a visitare una parte di questa area, con una precisa intenzione: “andare a naso”.
La prima scoperta che ho fatto, dentro agli spazi del Superstudio, è l’installazione della Hyundai, con musica e luce. Nessun profumo nell’aria, tranne quello dei presenti. Un contesto onirico che mi è piaciuto tanto, lasciandomi trasportare da queste suggestioni visive e musicali…secondo me meraviglioso.
Proseguo poi sempre “a naso” ed esploro i vari stand. Scopro delle installazioni interattive molto belle, come quella di “Cotto”, che ci restituisce grazie ai computer un’immagine di ognuno di noi con le ali. Olfattivamente sempre un grande “vuoto”, nel senso che nessuna di queste belle idee espositive mostra un pensiero olfattivo.
Arrivo allo stand della Thailandia. La signorina gentile ha davanti a sè un piatto di spezie (eheh) e due piatti cibari che una certa parte di persone che arrivano chiedono di assaggiare…senza comprendere che i piatti sono solo a scopo espositivo. Se avessero pensato a un catering sarebbe andato a ruba. E così finalmente odore di spezie, e foto che ricordano i mercati tradizionali…poco più in là, sento un profumo: mi guardo in giro per vedere se appartiene a una persona, ma no, stavolta c’è una timida presenza di un’azienda tailandese di profumi, e non mi stupisce che proprio in questo stand io abbia trovato delle suggestioni odorose…
Mi rendo conto di quanta attenzione ci sia all’aspetto visivo, interattivo e “ambientale” delle esposizioni, lasciando come contesto olfattivo l’odore degli esseri umani con cappotti, giacche, magliette…finchè, nel pellegrinaggio, da lontano vedo dei flaconi e un distillatore…e lì capisco: lì c’è un collega! Mi avvicino, e incontro le due persone che si occupano di design olfattivo. Parliamo un pò, e una delle iniziative più simpatiche che propongono è creare delle miscele non solo pensando alle persone, quanto piuttosto pensando agli ambienti (mi fa sentire un odore di caffè che se l’avessero diffuso potevamo far credere a tutti che fossimo in una torrefazione). Per portare questo pensiero alle sue conseguenze estreme, per così dire, le due artiste propongono una mappa di milano per la quale hanno creato delle sinergie profumate, pensando quindi a una “Milano odorosa“.
Davanti a questa mappa di Milano dove al posto degli scarichi delle auto ci sono dei diffusori a ultrasuoni, per un attimo immagino il progetto realizzato, persone che camminano nelle strade con piacere invece che correndo, e che invece di scappare nel week end sui laghi o in Liguria, decidono di restare in città “perchè oggi in via Dante diffondono una miscela nuova” o “perchè stamattina a Brera andiamo a bere il caffè vicino alla stazione olfattiva che diffonde rosa e gelsomino”. Utopia?
Se ti incuriosisce l’aspetto olfattivo legato ai luoghi e agli ambienti visita questo link http://www.sensorymaps.com/